Il paradiso esotico di Roberto Cavalli Primavera/Estate 2024
Che Fausto Puglisi non abbia intenzione di abbandonare gli ideali più classici di Roberto Cavalli lo si era capito sin dalle prime collezioni disegnate per la Maison fiorentina. La P/E 2024 di Cavalli non fa che confermare la passione di Puglisi per l’attingere a piene mani dagli stilemi del brand per proiettarli nel mondo contemporaneo, rendendoli attuali e sorprendentemente portabili.
Con un défilé andato in scena a Palazzo Mezzanotte durante la Milano Fashion Week, Puglisi e Roberto Cavalli riportano in auge la figura della donna/diva, una creatura che sembra muoversi un palmo sopra il terreno, sensuale in maniera quasi ultraterrena. Non a caso il titolo della sfilata è Roberto Cavalli Paradise, e il paradiso rappresentato potrebbe essere tanto una spiaggia tropicale quanto il Giardino dell’Eden.
A contribuire all’immaginario angelico ci pensano da subito le piume, tante e coloratissime, cucite sui bordi di enormi maniche a campana o a tempestare i corpetti di succinti minidress, stampate su abiti che svolazzano come sospinti dal vento del deserto o applicate allover su trench rosa confetto.
L’atmosfera, complici anche i palmizi che circondano la passerella, è quella di uno spumeggiante party anni ’70 in cui Puglisi immagina di veder veleggiare fra la folla figure mitiche come Valentina Cortese, Bianca Jagger e Cher. Non mancano infatti i rimandi stilistici ai Seventies, dai pantaloni a zampa d’elefante alle giacche dalle spalle strutturate, fino alle camicie in seta ai kimono, questi ultimi da considerarsi come nuove giacche e cappotti.
Puglisi porta in passerella la voglia di far festa
La palette dei colori della P/E 24 di Roberto Cavalli è descritta dallo stesso Puglisi come “un deserto nel New Mexico” che incontra un infinito tramonto tropicale. Il rosa e il fucsia degradano l’uno nell’altro, il rosso e l’arancione si rincorrono su lunghi abiti dal sapore bohemienne, il verde fluo si alterna ai toni della giungla su vestiti da vera dancing queen. Non mancano poi il nero, declinato su suadenti completi vedo-non vedo e su motivi a micro pois che omaggiano il leisure della pigiameria maschile, e le fantasie animalier, sempre care a Cavalli e perfette sopra a decadenti suit in seta.
Torna anche un altro grande amore della Maison: il denim, sabbiato come da tradizione Y2K e con motivi che ricordano i manti degli animali selvaggi. Ad accompagnarlo ci sono altri materiali evocativi del mondo della natura come la nappa intrecciata, la pelle stampata e un tessuto simil-rafia. Corda, pelle e piume tornano anche sulle calzature, dai sandali e gli zoccoli dalla zeppa esponenziale alle scarpe flat squisitamente estrose, e sulle borse, fra clutch d’archivio a hobo bagcon frange e tracolle fatte a mano. Per passare dalla playa di Ibiza ai pool party di Malibu come se niente fosse.