Prada AI 2023-2024: Let’s Talk About Clothes

La collezione Autunno/Inverno 23-24 di Prada lascia parlare i vestiti in un dialogo tra colori, texture e forme differenti dei background di Miuccia Prada e Raf Simons

di Cristina Camporese

È un setting asettico quello della location di Fondazione Prada, spogliata fino all’essenza della struttura, dove il tetto si alza e si abbassa – verso il finale – creando un effetto ottico insieme all’unico elemento caratteristico: i candelabri. 

L’ effetto finale è quello di uno spazio che sembra immenso, come immenso è il dialogo che intercorre tra il tailoring classico di Miuccia e l’estetica modernista di Raf. Il risultato è una collezione Prada AI 2023-2024 a quattro mani che mette in evidenza un archetipo di mascolinità che trasmette minimalismo – o se non minimalismo, almeno un senso di riduzione “fino all’osso” – ma anche comfort e la sfera domestica, con il suo calore e la sua “protezione”. 

Prada AI 2023-2024: la collezione 

Il tocco Prada c’è e si vede: richiami alle collezioni passate sfilano in passerella, accompagnando una collezione che inneggia alla dualità tra una mascolinità rigorosa e una mascolinità fragile, simbolo di un’accurata introspezione del genere maschile. 

In un attimo è quindi il 1970: una classicità della forma torna nei completi maschili dei primi look, con giacche mono e leggermente doppiopetto, rigorosamente slim ma morbido sulla pelle, dalle quali spunta un colletto che potrebbe sembrare quello di una camicia: Raf – particolarmente fiero di questa sua creazione – ha poi spiegato che si trattava semplicemente di un colletto “staccabile” in diversi colori e pattern, ripresi anche nel resto della collezione. 

Il richiamo della sfera domestica – che consacra il vero intreccio di questa collezione – spazza via le giacche per dare spazio a tuniche in lana, blazer e pantaloni oversize: tutto ciò urla “comfy”, avvalorando la tesi della comodità e del tepore casalingo, figuriamoci se poi viene realizzato in un tessuto che assomiglia a quello di un vero e proprio cuscino.

Miuccia Prada e Raf Simons a quattro mani: parola d’ordine “strutturalità”

Non manca un certo rigore nelle forme che accomuna i due creativi nei capi che sfilano in passerella: borse rigide di metallo accompagnano pantaloni slim fit indossati sotto cardigan colorati e cappotti dal taglio netto e futuristico. È come se tutti  i capi della collezione si fossero parlati per giungere ad un “giusto compromesso”: uno stile lineare, pulito, con il giusto tocco di colore e comfort. Una collaborazione che esalta lo spirito Prada, ammaliando gli spettatori con la sua minimale complessità.

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