Le texture dell’architettura milanese della FW 2023/2024 di Giorgio Armani

Ancora una volta la sua amata Milano fa da ispirazione cardine allo stilista, che al capoluogo lombardo deve, ma ha anche dato, tutto se stesso

di Pamela Romano

L’umiltà e la gentilezza sfilano in passerella in casa Armani. Dopo il gesto, diventato virale, di raccogliere un borsello staccatosi dallo stivale di un modello, nel momento del saluto post sfilata allo show della linea Emporio, Armani porta in passerella l’uomo milanese della prima linea.

Come di consueto, è lui a chiudere la settimana della moda milanese, ed è nel suo edificio storico di Via Borgonuovo che Armani come un architetto della moda fa sfilare i suoi progetti ispirati all’architettura milanese e ai suoi pattern.

Re Giorgio e il suo team potrebbero essersi lasciati ispirare dal libro Entryways of Milan, una raccolta di 140 portinerie milanesi edito da Taschen, per creare un nuovo guardaroba borghese. La passerella riprendeva un motivo fatto di linee e quadrati in marmo che anticipava la palette della collezione. 

Indossare Milano

L’idea arriva da alcuni atri dei palazzi storici milanesi, tutti in marmo e con un senso di architettura severo. Ma dagli atri in tutta Milano si possono vedere giardini lussureggianti, verdi, con i fiori: è un mondo nascosto che riserva sempre qualche sorpresa.

Questa l’ispirazione di partenza, dietro alla severità del classicismo armaniano, fatto di linee fluide e pulite e abiti cuciti a regola d’arte, quel tocco di sorpresa, che sia un fiocco al collo o un revers glitterato. Oppure ancora, un completo in bouclè, che riprende le tonalità e la tridimensionalità del travertino, maglioni jacquard dai pattern multicolor come le vetrate dei portoni che riflettono la luce del sole.

Non manca quell’improbabile tocco kitsch su cui ci si può imbattere, un grande parka in ecofur animalier potrebbe ricordare un arazzo o una statua di leopardo in ceramica.

Sport a colori e glitter per la sera

In termini di eleganza non sono mancati i velluti, i cashmere e le lane lavorate, pelli con inciso un nuovo monogram e lavorazioni 3d che ricordano ancora pareti e portoni. Per passare invece allo sportswear, si sono susseguiti alcuni look di chiara citazione alla collezione NEVE, capsule che ha sfilato a St. Moritz lo scorso dicembre, dove il rosso protagonista di maglioni, gilet, felpe in pile e pantaloni imbottiti si è trasformato in un vinaccia, che ha caratterizzato gli ultimi look diurni.

Come se si fossero incontrati per caso degli amici all’ingresso di un party, tre coppie di modelli e modelle in suit e abiti da sera hanno amorosamente calcato la passerella. Look perfetti per coppie content creator che adorano il matchy matchy e che hanno ufficialmente sdoganato il glitter anche per l’uomo. E se lo dice Armani, noi non possiamo che esserne felici.

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