Labrum trasforma la sfilata per la LFW in una performance immersiva

Per presentare la nuova collezione AI 2023-24, Labrum porta la sfilata al Brixton Market e la trasforma in una performance sentimentale con musica e balli tradizionali

di Laura Maria Mancarella

Un ponte d’unione tra i drammi degli immigrati e l’audience globale 

“Designed by an immigrant”: questa dirompente dichiarazione, scritta sulle toppe apposte ai capi e sotto la suola delle scarpe adidas di alcuni modelli, rappresenta il marchio di fabbrica della nuova collezione firmata Labrum, presentata domenica 19 febbraio da Foday Dumbuya alla LFW. Il suo è infatti un tentativo di raccontare al pubblico globale quelle storie africane da sempre taciute, storie diasporiche di immigrati e di famiglie divise.

La sfilata si è fin da subito trasformata in una performance immersiva. Lo spettacolo, infatti, è iniziato con la lettura di una commovente poesia, resa viva dalla danza di un ballerino munito di valigia, a cui si è aggiunto l’accompagnamento musicale. La valigia, simbolo del viaggio, di salto nel vuoto e atto di fede nella speranza di un futuro migliore, ritorna nell’ultimo look, in cui i capi appaiono decorati da timbri e che racconta la storia stessa del designer e fondatore del brand, il cui padre fuggì a Londra negli anni Ottanta per motivi politici e fu presto seguito da tutta la famiglia.

Dumbuya ha quindi portato alla LFW una collezione che richiama alle origini e alle tradizioni, proprie ma anche di molti altri immigrati, alla cui voce, purtroppo, spesso non viene conferita la giusta importanza e visibilità.

Uno sguardo alla nuova collezione

La nuova collezione AI 2023-2024 presentata da Labrum alla LFW appare caratterizzata da una vena piuttosto formale e professionale: numerose le giacche doppiopetto e i completi a spina di pesce, forse un richiamo alla necessità e al desiderio di ogni immigrato di essere decorosamente vestito e di reagire così, con questa dignità, a tutti gli ostacoli. Vi è poi un’anima più informale costituita da giacche varsity in pelle decorate con toppe che rinviano al tema del viaggio, e numerosi capi trapuntati. Spiccano inoltre i cappelli abbinati agli abiti, realizzati da Lucy Barlow. Infine, sono un gran numero i capi su cui risaltano i bottoni, ossessione di Foday, il quale, anche in questa collezione, riesce a riunire un approccio che richiama alle sue tradizioni e alle sue origini con la sartoria inglese e con l’alta qualità.

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