Giorgio Armani SS 2022: sotto il segno dei ricordi

Re Giorgio vuole portare i ricordi in passerella attraverso la rivisitazioni dei capi che hanno segnato e cambiato la sua visione della moda

Quella di Giorgio Armani per la Spring/Summer 2022 è una collezione che si presenta come la verifica di un rapporto fisico e sentimentale che dura da sempre tra Re Giorgio e la moda. Grazie al sentimento dei ricordi, Armani riporta in passerella i suoi capi più riusciti, quelli che hanno cambiato il corso del suo lavoro. 

Lo show di Armani ha iniziato a destare curiosità dal momento in cui nell’account Instagram della maison è stato pubblicato un teasing di quanto sarebbe stato visibile durante la Milano Fashion Week, con scatti fotografici amarcord in bianco e nero sullo sfondo di una suggestiva spiaggia al tramontar del sole.  

Tra vecchi amori e ricordi nasce la sinfonia marina di Giorgio Armani

Sono passati vent’anni da quando un giovane Giorgio apriva il suo storico Teatro di via Borgonuovo; un luogo magico reso partecipe sin dagli inizi dell’espressione del senso estetico dello stilista, di backstage, fittings e gioie nel vedere poi uscire in passerella il risultato di un lavoro durato mesi.

Quest’anno Giorgio Armani ha deciso di riaprirlo come fosse una scatola dei ricordi e trasformarlo in un acquario, dove gli abitanti del mare sono state le modelle che hanno indossato la sua collezione PE 2022.

Il Teatro di via Borgonuovo ora appare un posto intimo e raccolto perché la visione delle cose è mutata nel corso degli anni. Un pensiero profondo, questo, fonte d’ispirazione per la prossima collezione, permeata da una dolcezza di fondo e dal desiderio di Armani di far tornare ad apprezzare l’intimità delle cose.

La sentimentale SS 2022 firmata Giorgio Armani

Apre la collezione con l’ossimoro di Giacomo Leopardi: “…e naufragar m’è dolce in questo mare” ma non vuole essere nostalgico, perché questo è un sentimento contro la moda e contro l’amore. Giorgio Armani, invece, vuole fare una dichiarazione d’amore, a cuore aperto, alla moda, la sua più fedele compagna di vita, capace di regalargli gioie e dolori. 

In un’atmosfera soft e sulle note di canzoni celebri delle estati di un’Italia in piena rinascita, all’interno del Teatro sfilano modelle felici, sfoggiando un inedito sorriso in volto. Le luci del tramonto hanno illuminato il fondale marino ricreato da Armani e si sono perfettamente uniformate con la palette di colori adottata; dai punti fermi quali il bianco e il blu, fino all’enfasi creata da punte di corallo e rosso o da blocchi di sfumature sorbetto.

Le silhouette sono leggere, accarezzano i corpi e fanno sembrare le modelle delle Nausichee con abiti da sera sognanti ricchi di cristalli e trasparenze. La Spring/Summer 2022 vuole anche rievocare i viaggi fatti in paesi lontani attraverso pantaloni morbidi con tre pinces in vita abbinati a giacche senza collo chiuse da spille gioiello o più lunghe ad accompagnare i movimenti. 

Re Giorgio vuole riportare i ricordi in passerella attraverso i capi che hanno segnato e cambiato la sua visione della moda, trasformandoli in chiave attuale. La gonna tagliata a sarong, la giacca diventata à jour, l’abito in georgette con il taglio ottomano e persino il cappello a calotta, proposto in un’insolita e contemporanea versione crochet. 

Una collezione SS 2022 fondata sul principio di sobrietà ed eleganza, tipicamente armaniano, che si protrae anche negli accessori. Scarpe piatte allacciate intorno al piede o aperte in punta (en pendant con gli outfit) e foulard che coprono il capo sono i due punti fermi dell’intera narrazione. Gli accessori fanno da contrappunto alla collezione donando un tocco di design: handbag da profili stondati o piccole con manichi arrotondati, lasciano spazio anche a modelli più grandi e deliziose tracolle crochet.

La nuova collezione da sogno SS 2022 firmata Giorgio Armani è un richiamo a quell’ineffabile raffinatezza a cui non ci stancheremo mai di ambire. Re Giorgio ha stupito ancora soddisfando l’atteso bisogno di eleganza, frenato dalla pandemia, che qui tocca il sublime.

di Agnese Pasquinelli

Lascia un commento

Your email address will not be published.