Enigma by Mila Schön: trompe l’oeil in passerella

Mila Schön, stilista-icona del made in Italy, fu la prima a definire, già nel 1971, le collezioni di prêt-à-porter come “Alta Moda Pronta”. Indimenticabile couturière scomparsa recentemente, è stata celebrata in tutto il mondo per i suoi capi dalla sobria linearità e per le sue creazioni delicatamente femminili, che hanno saputo portare il fascino della moda milanese in tutto il mondo.

Per la nuova stagione ci si ispira agli anni Settanta con giacche ridisegnate con macro cuciture di filo cerato su abiti, caban e tute geometriche creano un effetto branding “trompe-l’oeil” dalla doppia personalità, così come i nuovi tessuti double in sete plasmate e cotoni enzimati.

La collezione si compone e ricompone ispirandosi al concetto filosofico dell’inganno: nulla è ciò che sembra. Le giacche oversize sono in realtà degli abiti, le mantelle da sera sono trench, i trench sono macro gilet e le tute da meccanico si trasformano in vestiti ergonomici.  Una collezione dalla doppia personalità, che confonde gli incipit dell’alta sartoria maschile con la couture più eterea, sono per una donna semplice e elegante.

Una collezione omaggio ai “color blocks” tipici dell’heritage artistico della maison: su uno sfondo bianco tanti colori come il blu, il giallo, il rosso, il cobalto elettrico e l’argilla, che si mischiano ai sottotoni del nero e dello smalto rosato.

Gli accessori non passano inosservati: le modelle in passerella abbinano occhiali in oro e vetro blu fumo trasparente, in un perfetto stile matrix, con bracciali in plexi con il simbolo iconico Mila Schön.

Innovazioni nell’abbigliamento femminile, presenza minimale e intrigante, una moda un pò cubista, che assorbe un nuovo modo di vedere, rovescia la concezione del vestito: non più ornamento statico che prescinde dal corpo, ma involucro in movimento e che del corpo segue i movimenti, scomponendo in pannelli, inserti, tagli.

Riaffiora lo stile originale del marchio, con una ricerca profonda di forme e materiali, costruzioni sperimentali e una grande artigianalità sartoriale, sapientemente utilizzata su capi unici, dalle linee basiche e tagli particolarissimi.

di Flavia Liviero

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