Amanda Seyfried: l’atteso ritorno in tv

Sembra incredibile, eppure sono passati diciotto anni da “Mean Girls”, che ha lanciato la carriera di Amanda Seyfried

di Maria Giulia Gatti

 Protagonista di “The Dropout”

Si tratta delle ultime novità della piattaforma di streaming Hulu, dove il 3 marzo sono stati trasmessi i primi tre episodi, che hanno già ricevuto un responso largamente positivo; stiamo parlando di “The Dropout”, la miniserie di otto puntate, basata sull’omonimo podcast condotto dalla giornalista Rebecca Jarvis e prodotto da ABC News, che narra dell’ascesa e rovinosa caduta di Elizabeth Holmes insieme a Theranos, compagnia di cui è stata fondatrice e CEO.

Lo scandalo che ha coinvolto la Holmes risale al 2015, ma è solo nel gennaio di quest’anno che la donna è stata condannata per frode e associazione a delinquere. La sua storia inizia nel 2003, quando crea Real-Time Cures; la neonata azienda di tecnologia medica si prefigge di realizzare un dispositivo per l’analisi sanguigna, in grado di raccogliere moltissime informazioni da una sola goccia di sangue: una vera e propria rivoluzione per questo settore.

Rinomina la compagnia Theranos, da una crasi di “therapy” e “diagnosis”, e si apre agli investitori; alla fine del 2010 ha più di 92 milioni di dollari in capitale di rischio. Nel 2015, la svolta; John Carreyrou del Wall Street Journal avvia un’indagine segreta sull’azienda, alla fine della quale vengono rivelate irregolarità nelle diagnosi eseguite dai dispositivi: i risultati sono, infatti, inaccurati.

Come già detto, il responso della critica ha già premiato “The Dropout” con giudizi positivi, e in particolare la protagonista, Amanda Seyfried, che non ha nascosto di essere stata in principio riluttante ad accettare il ruolo; si tratta, infatti, di una storia vera, drammatica e quasi irreale, la cui realizzazione per il piccolo schermo ha necessitato di lunghe riprese (l’attrice è subentrata al posto di Kate McKinnon, che sembra aver lasciato il progetto proprio per questo motivo).

Vecchi e nuovi progetti

Sembra incredibile, eppure sono passati diciotto anni da “Mean Girls”, che ha lanciato la carriera di Amanda Seyfried. Da giovane modella alle soap opera, è proprio a metà degli anni Duemila che il successo arriva per l’attrice. Al film cult del 2004, seguono altre pellicole, come “American Gun”, “9 vite da donna” e “Alpha Dog”, oltre a serie tv quali “Veronica Mars” e “Big Love”. Nel 2008 recita affianco a Meryl Streep in “Mamma Mia!”.

Da questo momento il suo successo sembra inarrestabile. Un lavoro di seguito all’altro: “Chloe – Tra seduzione e inganno”, “Dear John”, “Letters to Juliet” e, ancora, “Padri e figlie”, “Adorabile nemica”, solo per citarne alcuni. Nel 2020 interpreta l’attrice Marion Davies nel film biografico “Mank”, riuscendo a conquistare per la prima volta la candidatura ai Golden Globe e al Premio Oscar come migliore attrice non protagonista. Ma che cosa le riserva il futuro? 

Per chi volesse vedere Amanda Seyfried in “The Dropout”, la serie sarà disponibile da aprile su Disney+, mentre è notizia di questi giorni che l’attrice sarà nel cast della prima stagione della serie antologica “The Crowded Room”.

Obiettivo dello show tv è quello di indagare la malattia mentale attraverso diverse storie; la prima sarà quella di Danny Sullivan, personaggio fittizio, ispirato al vero Billy Milligan, prima persona assolta per un crimine che aveva compiuto a causa di un disturbo di personalità multipla e che sarà interpretato da Tom Holland.

Per ora, dunque, aspettiamo di incontrarla in questi ultimi progetti, con la sicurezza che nuovi affascinanti ruoli non tarderanno ad arrivare; con una carriera così di successo, è inevitabile.

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