Il 2025 raccontato da Google è uno specchio nitido delle nostre paure, passioni e abitudini quotidiane. Dalla geopolitica alle ricette, passando per Sanremo e i trend linguistici, le ricerche degli italiani descrivono un Paese curioso, emotivo e iperconnesso. Un’Italia che cerca risposte, ma soprattutto nuove chiavi per interpretare il presente.
Geopolitica: il bisogno urgente di capire il mondo
Secondo il documento, la domanda più digitata dell’anno è “Perché Israele ha attaccato l’Iran?”, segno evidente di come gli eventi internazionali continuino a scuotere l’immaginario collettivo. A ruota compaiono curiosità su Trump e Gaza, confermando un’attenzione costante verso i grandi equilibri globali. Nella stessa categoria, però, emergono ricerche su Olly all’Eurovision e sul Papa, a testimonianza di un feed mentale in cui tragedia e cultura pop convivono nella stessa, ininterrotta timeline.
“Cosa significa?”: il trionfo della parafilia e del linguaggio difficile
La sezione più sorprendente riguarda le definizioni: la parola più cercata è infatti “parafilia”. Seguono “separazione delle carriere”, “bed rotting”, “ACAB”, “Agostiniano”. L’Italia del 2025 usa Google come un traduttore culturale permanente, oscillando tra diritto, sociologia, nuove tendenze estetiche e gerghi della Gen Z. È la conferma che comprendere il lessico del presente è diventato un bisogno quotidiano.
Sanremo: il motore pop che continua a guidare le ricerche
Sanremo rimane il vero barometro emotivo del Paese: tra i personaggi più cercati spiccano Lucio Corsi e Olly, seguiti da personaggi come Marcella Bella e Brunori Sas, che riportano in auge un gusto più cantautorale. Accanto a loro compaiono nomi come Lorenzo Musetti, Bianca Balti e Jasmine Paolini, a testimonianza della capacità del Festival di far dialogare musica, sport e costume in un unico scenario nazionale.
Cucina e tradizioni: il casatiello domina le ricette del 2025
Tra le ricerche culinarie vince il casatiello, simbolo di un’Italia che torna sempre alle sue radici gastronomiche. Ma accanto alle tradizioni spuntano i “biscotti di Squid Game” e i “Crumbl cookies”, dimostrando come la cucina sia oggi un campo di battaglia tra identità locale e globalizzazione pop. In fondo, Google conferma ciò che sappiamo da sempre: siamo un Paese che si racconta attraverso ciò che mangia.
