Ci sono luoghi in cui il silenzio non è assenza di suono, ma anticipazione. Il Ristorante Andrea Aprea, a Milano, è uno di questi: pavimenti che assorbono il passo, luce morbida, legni chiari, dettagli architettonici che non cercano applausi, ma li ottengono comunque. È un ambiente che accoglie, non ostenta. E soprattutto, ascolta.
È qui che va in scena “Andata & Ritorno”, una cena a quattro mani che sembra scritta su pentagramma. Protagonisti: Andrea Aprea e Alessandro Borghese, due chef stellati che non si sfidano — si accordano. Stili diversi, sensibilità diverse, ma la stessa direzione melodica. La prima tappa del progetto è stata Venezia, lo scorso 9 luglio, nello storico Palazzo Vendramin Calergi, nello spazio AB – Il Lusso della Semplicità. Un ouverture applaudita anche dalla Guida Michelin 2025. Ora, Milano risponde con un secondo movimento perfettamente orchestrato. E probabilmente non sarà l’ultimo.
La sala è composta, elegante, piena ma non rumorosa. Volti curiosi, sguardi partecipi. Il personale di sala non serve: interpreta. Ogni piatto arriva con il tempo giusto, mai in ritardo, mai in anticipo. A dirigere l’accompagnamento enologico, una sommelier competente e brillante, capace non solo di abbinare vini, ma di raccontarli come strumenti solisti — mai invadenti, mai timidi.
Il menu parte come un intro soffice, un accordo sospeso:
Caprese Dolce e Salato — Andrea Aprea
Un pianissimo, calibrato e pulito. È un preludio estetico, una nota bianca che prepara l’orecchio.
In accompagnamento, un Riesling polacco del 2023, vibrante, minerale, che entra come un violino leggero.
Poi entra Borghese con ritmo più profondo:
La Gang del Sottobosco — Funghi, Noci, Tartufo
Un brano di terra, caldo, sensuale, quasi jazz. Stratificato ma leggibile.
Il Clos des Treilles, Valle della Loira 2022 aggiunge corpo, respiro, un contrabbasso contenuto.
Il terzo piatto cambia tonalità, modulando tra mare e interiorità:
Coniglio al Mare — Raviolo Brasato, ’Nduja, Guazzetto
Qui entra la percussione: piccantezza, sapidità, morbidezza.
Affiancato da un Bellavista Curtefranca Doc 2023, elegante come un pianoforte.
Poi arriva il crescendo orchestrale firmato Aprea:
Riso Carnaroli Selezione Dama — Topinambur, Nocciola, Granchio, Ribes
Un’opera sinfonica: dolce, acido, sapido, cremoso. Equilibrio assoluto.
La Passerina d’Abruzzo 2022 illumina le pause, come un flauto.
E il quinto movimento è una ballata soul:
Baccalà e Maiale — Friarielli, Provola Affumicata
Profumo di casa, ma in smoking.
Il Bandito Queen of Spades 2023 entra scuro, avvolgente, come un sax notturno.
Il penultimo atto è un assolo:
Guancetta di Vitello — Caffè, Cioccolato, Cardamomo — Alessandro Borghese
Una voce baritonale, profonda, ipnotica.
Il Bual 5 Yrs Old Madeira, scelto dalla sommelier, non accompagna: duetta.
Infine, il bis luminoso:
Intensità di Limone — Andrea Aprea
Finale in chiave maggiore, brillante, pulitissimo.
Non è dessert: è una dissolvenza panoramica.
Alla fine dello spettacolo gastronomico, nessuno si alza subito. Perché l’armonia — quella vera — ha bisogno di un secondo per depositarsi.
Andata & Ritorno non è un evento. È un progetto culturale. Una tournée gastronomica capace di trasportare due cucine, due città, due identità dentro un’unica frequenza emotiva.
Milano l’ha accolta come si accoglie una grande prima. Venezia l’ha inaugurata. Il resto d’Italia aspetta il tour.
E noi siamo già in platea.
