Crollo della Torre dei Conti: il dolore di Roma antica

Il crollo della Torre dei Conti riaccende la ferita di Roma tra storia e tragedia.

a cura della Redazione

Un boato nel cuore di Roma, tra i Fori Imperiali e via Cavour, ha segnato la mattina del 3 novembre 2025: una parte della Torre dei Conti, simbolo del Medioevo capitolino, è crollata durante i lavori di restauro finanziati con fondi PNRR. Una tragedia che ha spezzato la vita di un operaio e riaperto il dibattito sulla sicurezza nei cantieri dei beni culturali.

La tragedia tra le mura della storia

Il crollo è avvenuto poco dopo le 9:00, durante un intervento di consolidamento strutturale che avrebbe dovuto restituire splendore alla torre medievale. Una prima porzione esterna è collassata, seguita, novanta minuti dopo, da un cedimento interno. Sotto le macerie, i vigili del fuoco hanno lottato per ore per estrarre vivo Octay Stroici, 66 anni, operaio di origine romena, che purtroppo è deceduto in ospedale dopo undici ore di agonia. Altri lavoratori sono rimasti feriti, uno dei quali in gravi condizioni.

Un monumento fragile e dimenticato

La Torre dei Conti, edificata nel 1238 da Riccardo Conti, nipote di Papa Innocenzo III, era uno dei gioielli più antichi del rione Monti. Ridotta negli anni da terremoti, spoliazioni e incuria, stava finalmente rinascendo grazie a un progetto di restauro da 6,9 milioni di euro. L’obiettivo era trasformarla in centro culturale e spazio museale, ma quel sogno di rinascita si è trasformato in dramma.

Indagini e responsabilità

La magistratura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo e omicidio colposo, sequestrando l’intera area. Si indaga su eventuali negligenze nelle procedure di sicurezza e nei calcoli di stabilità. Secondo alcuni esperti, il doppio collasso indica una fragilità strutturale già evidente: l’archeologo Andrea Carandini ha parlato di “incompetenza tecnica e superficialità inaccettabile” nei lavori su un monumento così delicato.

Roma tra dolore e riflessione

Il sindaco Roberto Gualtieri ha proclamato il lutto cittadino, mentre il Ministero della Cultura ha annunciato un comitato tecnico straordinario per verificare la sicurezza dei cantieri monumentali. Ma al di là delle inchieste, resta l’immagine più dura: quella di una città che ancora una volta vede la propria storia crollare, e con essa un pezzo di identità collettiva. La Torre dei Conti non era solo pietra, ma memoria viva di Roma, e ora chiede rispetto, verità e giustizia.

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