Dal 16 ottobre 2025 al 29 marzo 2026, la città di Bologna celebra uno dei personaggi più iconici della cultura italiana: il ragionier Ugo Fantozzi. Presso gli spazi di Grand Tour Italia, la EARTH Foundation presenta “Fantozzi!!! Una mostra pazzesca”, un percorso espositivo unico nel suo genere che rende omaggio all’antieroe più amato del cinema e della letteratura popolare italiana.
L’omaggio al genio di Paolo Villaggio
Curata da Luca Bochicchio e Guido Andrea Pautasso, la mostra racconta il viaggio di Fantozzi, creato dalla penna e dal genio di Paolo Villaggio nel 1971 e diventato icona cinematografica pochi anni dopo. Definito l’ultima grande maschera della commedia italiana dopo Totò, Fantozzi torna protagonista in un allestimento che mescola nostalgia, ironia e cultura pop, restituendo al pubblico il ritratto autentico di un mito senza tempo.
Un percorso tra memorabilia, locandine e ricordi
“Fantozzi!!! Una mostra pazzesca a Bologna” accoglie oltre un centinaio di locandine, manifesti originali, fotobuste, riviste, dischi, audiocassette e fumetti, tutti provenienti dalla collezione personale di Guido Andrea Pautasso. Il percorso ripercorre la nascita e l’evoluzione del personaggio, dalle pagine del primo libro fino agli undici film che hanno segnato intere generazioni, con un linguaggio espositivo che fonde arte, cinema e società italiana del Novecento.
Un’icona culturale che non smette di parlare
Non manca la proiezione del film “La corazzata Potëmkin” di Sergej M. Ėjzenštejn, la celebre pellicola che ha ispirato una delle battute più mitiche del Ragioniere. Accanto al percorso visivo, sono previsti incontri serali, dibattiti e attività didattiche dedicate al “fenomeno Fantozzi”, con interventi di studiosi, giornalisti e autori che ne esploreranno l’eredità culturale e sociale.
Un libro per celebrare un mito italiano
Ad accompagnare la mostra, il volume “Fantozzi!!! Un mito italiano”, pubblicato da Edizioni E.ART.H., raccoglie saggi firmati dai curatori e da studiosi come Alessio Lasta, Marco Senaldi, Irene Stucchi e Sara Tongiani, offrendo un racconto approfondito e appassionato sul personaggio che ha saputo trasformare la sconfitta in poesia.
Un viaggio ironico, nostalgico e irresistibilmente pazzesco nel cuore della cultura italiana contemporanea.
