Una sfilata da film nel cuore del Barocco
È difficile immaginare un palcoscenico più spettacolare di quello scelto da Max Mara per la sua Cruise Collection 2026: la Reggia di Caserta. Tra scalinate monumentali, cortili dorati e affreschi mozzafiato, la maison ha portato in passerella una collezione che sembra uscita da una pellicola in bianco e nero. La scelta non è casuale: la Reggia è stata set di grandi produzioni cinematografiche, e la moda qui ha trovato la sua dimensione più teatrale e romantica.
Tra neorealismo e icone italiane
La collezione è un viaggio nell’Italia del dopoguerra, quella che ricominciava a vivere, sognare e vestire con grazia. Ian Griffiths, Direttore Creativo di Max Mara, ha pescato a piene mani dal fascino delle grandi attrici italiane come Silvana Mangano e Sophia Loren, donne magnetiche che coniugavano forza e sensualità. E infatti la Cruise 2026 è tutto questo: una sfilata che racconta una femminilità elegante ma concreta, decisa e insieme poetica.
Cappotti, completi, bellezza disinvolta
In passerella, il DNA Max Mara è ben visibile: cappotti iconici, tinte camel e pastello, abiti fluidi e completi dalle linee sartoriali. Ma c’è anche un twist contemporaneo: tocchi maschili, dettagli corsari, materiali vissuti, come se ogni capo avesse una sua storia da raccontare. Alcuni look si arricchiscono persino di elementi artigianali, in un dialogo tra tradizione napoletana e raffinatezza internazionale.
Una femminilità nuova, libera, narrativa
Max Mara ci regala una collezione che parla di donne reali, ma anche di sogno. Una moda che cammina tra le sale della Reggia e quelle della nostra memoria collettiva. In un momento in cui tutto è veloce, questa sfilata è stata un invito a rallentare e osservare la bellezza che resiste.
