La Laguna ha chiuso i battenti con una serata che resterà impressa: l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha consegnato i suoi Leoni e le sue Coppe, consacrando grandi maestri e nuove voci. Sul red carpet finale, tra flash e applausi, si è respirata l’essenza più pura della Mostra: un crocevia di culture, visioni e linguaggi che ancora una volta ha reso Venezia il cuore pulsante del cinema mondiale.
I Vincitori del Concorso
- Leone d’Oro per il miglior film
Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch – Una sorpresa che conferma la vitalità del regista indipendente americano, capace di coniugare poesia, ironia e malinconia in un racconto familiare che vibra di umanità. - Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria
The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania – Un’opera potente che intreccia memoria, dolore e resistenza, regalando alla Tunisia un premio di grande prestigio. - Leone d’Argento – Miglior Regia
Benny Safdie per The Smashing Machine – Il fratello Safdie convince anche da solo, con un film muscolare e intimo sul mondo delle arti marziali e delle fragilità umane. - Coppa Volpi per la migliore attrice
Xin Zhilei per The Sun Rises on Us All – Intensa e magnetica, porta sullo schermo una figura femminile capace di incarnare forza e fragilità con una potenza rara. - Coppa Volpi per il miglior attore
Toni Servillo per La Grazia – Il gigante del cinema italiano firma un’interpretazione memorabile, confermando di essere tra i grandi del nostro tempo. - Miglior Sceneggiatura
Valérie Donzelli & Gilles Marchand per À pied d’œuvre – Una scrittura raffinata che mescola intimità e sguardo sociale, dimostrando ancora una volta la centralità dell’autorialità francese. - Premio Speciale della Giuria
Below the Clouds di Gianfranco Rosi – Un nuovo affondo lirico e politico del regista italiano, che porta ancora una volta il documentario al livello del grande cinema. - Premio Marcello Mastroianni (miglior giovane interprete)
Luna Wedler per Silent Friend – La giovane attrice svizzera conquista pubblico e critica con una performance intensa e sorprendente.
I Premi Orizzonti
- Miglior Film: En el camino di David Pablos – Il regista messicano racconta un viaggio esistenziale che ha stregato la giuria.
- Miglior Regia: Anuparna Roy per Songs of Forgotten Trees – Un’opera poetica dall’India che intreccia natura e memoria.
- Premio Speciale della Giuria: Harà Watan di Akio Fujimoto – Uno sguardo delicato e insieme doloroso sull’identità e l’appartenenza.
- Miglior Interprete Femminile: Benedetta Porcaroli per Il rapimento di Arabella – La conferma di un talento che continua a crescere.
- Miglior Interprete Maschile: Giacomo Covi per Un anno di scuola – Freschezza e intensità in una prova attoriale che guarda al futuro del cinema italiano.
- Miglior Sceneggiatura: Ana Cristina Barragán per Hiendra – Una scrittura visionaria che unisce intimità e sperimentazione.
- Miglior Cortometraggio: Utan Kelly di Lovisa Sirén – Una piccola gemma nordica che sa farsi ricordare.
Gli altri Premi
- Leoni d’Oro alla Carriera: Kim Novak e Werner Herzog – Due leggende viventi che hanno scritto pagine immortali del cinema mondiale.
- Premio Venezia Opera Prima – Luigi De Laurentiis: Short Summer di Nastia Korkia – Un debutto coraggioso che segna l’inizio di una carriera da seguire.
- Premio del Pubblico – Venice Spotlight (Armani Beauty): Calle Malaga di Maryam Touzani – Un film che ha saputo conquistare il cuore degli spettatori.
Venezia Classici
- Miglior film restaurato: Bashù – Il piccolo straniero di Bahram Beyzai (1986) – Un capolavoro del cinema iraniano riportato a nuova vita.
- Miglior documentario sul cinema: Mata Hari di Joe Beshenkovsky & James A. Smith – Un ritratto affascinante di mito e realtà.
Venezia 82 si chiude con un palmarès che fotografa la ricchezza del cinema contemporaneo: dalle icone consacrate come Jarmusch e Servillo, alle nuove voci che stanno ridefinendo i linguaggi, passando per la forza del documentario e la vitalità delle sezioni collaterali. Una Mostra che non ha avuto paura di osare, dimostrando ancora una volta che il cinema, oggi più che mai, è uno specchio in cui leggere le nostre paure, i nostri sogni e la nostra storia.
