Venezia 82: Jarmusch sorprende, Servillo incanta e il cinema mondiale alza l’asticella

Dall’America indipendente alla voce del Maghreb, dal talento italiano alla forza dei nuovi sguardi: ecco tutti i premi della Mostra del Cinema 2025

a cura della Redazione

La Laguna ha chiuso i battenti con una serata che resterà impressa: l’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia ha consegnato i suoi Leoni e le sue Coppe, consacrando grandi maestri e nuove voci. Sul red carpet finale, tra flash e applausi, si è respirata l’essenza più pura della Mostra: un crocevia di culture, visioni e linguaggi che ancora una volta ha reso Venezia il cuore pulsante del cinema mondiale.

I Vincitori del Concorso

  • Leone d’Oro per il miglior film
    Father Mother Sister Brother di Jim Jarmusch – Una sorpresa che conferma la vitalità del regista indipendente americano, capace di coniugare poesia, ironia e malinconia in un racconto familiare che vibra di umanità.
  • Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria
    The Voice of Hind Rajab di Kaouther Ben Hania – Un’opera potente che intreccia memoria, dolore e resistenza, regalando alla Tunisia un premio di grande prestigio.
  • Leone d’Argento – Miglior Regia
    Benny Safdie per The Smashing Machine – Il fratello Safdie convince anche da solo, con un film muscolare e intimo sul mondo delle arti marziali e delle fragilità umane.
  • Coppa Volpi per la migliore attrice
    Xin Zhilei per The Sun Rises on Us All – Intensa e magnetica, porta sullo schermo una figura femminile capace di incarnare forza e fragilità con una potenza rara.
  • Coppa Volpi per il miglior attore
    Toni Servillo per La Grazia – Il gigante del cinema italiano firma un’interpretazione memorabile, confermando di essere tra i grandi del nostro tempo.
  • Miglior Sceneggiatura
    Valérie Donzelli & Gilles Marchand per À pied d’œuvre – Una scrittura raffinata che mescola intimità e sguardo sociale, dimostrando ancora una volta la centralità dell’autorialità francese.
  • Premio Speciale della Giuria
    Below the Clouds di Gianfranco Rosi – Un nuovo affondo lirico e politico del regista italiano, che porta ancora una volta il documentario al livello del grande cinema.
  • Premio Marcello Mastroianni (miglior giovane interprete)
    Luna Wedler per Silent Friend – La giovane attrice svizzera conquista pubblico e critica con una performance intensa e sorprendente.

I Premi Orizzonti

  • Miglior Film: En el camino di David Pablos – Il regista messicano racconta un viaggio esistenziale che ha stregato la giuria.
  • Miglior Regia: Anuparna Roy per Songs of Forgotten Trees – Un’opera poetica dall’India che intreccia natura e memoria.
  • Premio Speciale della Giuria: Harà Watan di Akio Fujimoto – Uno sguardo delicato e insieme doloroso sull’identità e l’appartenenza.
  • Miglior Interprete Femminile: Benedetta Porcaroli per Il rapimento di Arabella – La conferma di un talento che continua a crescere.
  • Miglior Interprete Maschile: Giacomo Covi per Un anno di scuola – Freschezza e intensità in una prova attoriale che guarda al futuro del cinema italiano.
  • Miglior Sceneggiatura: Ana Cristina Barragán per Hiendra – Una scrittura visionaria che unisce intimità e sperimentazione.
  • Miglior Cortometraggio: Utan Kelly di Lovisa Sirén – Una piccola gemma nordica che sa farsi ricordare.

Gli altri Premi

  • Leoni d’Oro alla Carriera: Kim Novak e Werner Herzog – Due leggende viventi che hanno scritto pagine immortali del cinema mondiale.
  • Premio Venezia Opera Prima – Luigi De Laurentiis: Short Summer di Nastia Korkia – Un debutto coraggioso che segna l’inizio di una carriera da seguire.
  • Premio del Pubblico – Venice Spotlight (Armani Beauty): Calle Malaga di Maryam Touzani – Un film che ha saputo conquistare il cuore degli spettatori.

Venezia Classici

  • Miglior film restaurato: Bashù – Il piccolo straniero di Bahram Beyzai (1986) – Un capolavoro del cinema iraniano riportato a nuova vita.
  • Miglior documentario sul cinema: Mata Hari di Joe Beshenkovsky & James A. Smith – Un ritratto affascinante di mito e realtà.

Venezia 82 si chiude con un palmarès che fotografa la ricchezza del cinema contemporaneo: dalle icone consacrate come Jarmusch e Servillo, alle nuove voci che stanno ridefinendo i linguaggi, passando per la forza del documentario e la vitalità delle sezioni collaterali. Una Mostra che non ha avuto paura di osare, dimostrando ancora una volta che il cinema, oggi più che mai, è uno specchio in cui leggere le nostre paure, i nostri sogni e la nostra storia.

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