Dietro ogni risata c’è una verità che commuove. John Candy: I Like Me, il nuovo documentario in arrivo il 10 ottobre su Prime Video, è un viaggio nel cuore di uno dei volti più amati della comicità anni ’80 e ’90. Diretto da Colin Hanks e prodotto da Ryan Reynolds, il film rende omaggio al talento travolgente e all’umanità disarmante di John Candy, rivelando l’uomo dietro la leggenda. Presentato in anteprima al Toronto International Film Festival, è già uno dei titoli più attesi dell’autunno per chi ama le storie vere e piene di vita.
Il sorriso e la fragilità di un’icona
John Candy è stato molto più di un attore comico: è stato un volto familiare, un simbolo di empatia e di calore umano. Il documentario ricostruisce la sua carriera attraverso film cult come Un biglietto in due, Splash, Cool Runnings e Uncle Buck, ma soprattutto indaga l’uomo dietro le quinte, quello che affrontava ansia cronica, insicurezze e la pressione di essere sempre “l’uomo divertente”. Le testimonianze della moglie Rosemary, dei figli Chris e Jennifer e di amici come Steve Martin e Catherine O’Hara restituiscono un ritratto autentico, tenero e struggente.
Un racconto tra ricordi, archivi e confessioni
La regia di Colin Hanks unisce materiali inediti, filmati privati, interviste e registrazioni radio dimenticate, componendo un mosaico emotivo che alterna risate e malinconia. È un film che non si limita a celebrare la leggenda, ma che scava nel lato umano di Candy, nella sua costante ricerca di approvazione e nel bisogno di essere amato non solo come artista, ma come persona. Le parole del titolo, I Like Me, diventano così un messaggio universale: imparare a piacersi davvero, anche quando il mondo ti vuole perfetto.
Ryan Reynolds e Colin Hanks: un tributo generazionale
L’idea del documentario nasce dal desiderio di Ryan Reynolds, grande fan di Candy, di restituire dignità e amore a un artista spesso frainteso. Con Colin Hanks alla regia, il progetto acquista una delicatezza rara: è il racconto di un’eredità artistica che ha segnato generazioni di comici e spettatori. Tra le voci coinvolte anche Macaulay Culkin, che ricorda come Candy avesse intuito le pressioni che già da bambino stava subendo sul set. Il risultato è un racconto toccante, capace di attraversare la memoria collettiva con grazia e sincerità.
La risata come cura, la memoria come promessa
John Candy: I Like Me non è solo un documentario biografico, ma un atto d’amore verso la vulnerabilità. Mostra quanto sia potente la risata quando nasce dal dolore, e quanto la gentilezza possa lasciare un’impronta più profonda della fama. È un film che celebra la fragilità come forza, ricordandoci che dietro ogni grande artista c’è sempre un essere umano che cerca di piacersi, proprio come noi.
