Apple TV+ alza nuovamente il sipario su una delle sue produzioni più amate e acclamate: il 24 settembre debutta la quinta stagione di Slow Horses, lo spy drama che ha già conquistato Emmy e BAFTA e che continua a imporsi come una delle serie più raffinate e coinvolgenti del panorama televisivo contemporaneo. Tratta da London Rules, settimo romanzo della serie letteraria di Mick Herron premiata con il CWA Gold Dagger Award, questa nuova stagione si presenta come un intreccio avvincente di tensione, ironia e azione, distribuito in sei episodi rilasciati con cadenza settimanale fino al 29 ottobre. Un ritorno che non è solo atteso dai fan, ma che rappresenta anche un momento di consolidamento per Apple TV+, sempre più punto di riferimento nello storytelling di qualità.
Uno spionaggio fuori dagli schemi
Slow Horses ha saputo distinguersi dalle classiche narrazioni di spionaggio, portando sullo schermo la faccia meno patinata e più imperfetta dell’intelligence britannica. Qui non ci sono eroi impeccabili o missioni glamour, ma agenti relegati a Slough House, il “reparto discarica” dell’MI5, per errori e fallimenti che hanno segnato la loro carriera. È proprio da queste fragilità che nasce l’anima autentica della serie, capace di raccontare con ironia amara e sorprendente verità la vita di spie disilluse. A guidarli c’è Jackson Lamb, interpretato magistralmente da Gary Oldman, un leader burbero e cinico che trasforma la sua irriverenza in un’arma per sopravvivere tra intrighi e segreti. La forza dello show è tutta qui: un ritratto di spionaggio realistico, dove l’umorismo nero diventa la lente attraverso cui osservare un mondo fatto di ombre, fumo e specchi.
Nuovi intrighi e regole da rispettare
La quinta stagione si apre con una scintilla che mette in allarme l’intero gruppo: Roddy Ho, il brillante ma spesso imbranato genio tecnologico degli Slow Horses, presenta una nuova fidanzata affascinante che suscita sospetti immediati. Ciò che inizialmente appare come un dettaglio personale curioso si trasforma rapidamente in una concatenazione di eventi sempre più inquietanti, capaci di travolgere Londra con una serie di misteri apparentemente inspiegabili. Toccherà ancora una volta a questa squadra di “agenti scartati” ricomporre i tasselli di un puzzle che sembra nascondere molto più di quanto appare, muovendosi in una città che non perdona e che mette alla prova ogni loro limite. In fondo, come ricorda Lamb con il suo pragmatismo ruvido, c’è una sola regola che conta davvero nelle strade della capitale britannica: coprirsi sempre le spalle, perché nello spionaggio la fiducia è un lusso che non ci si può permettere.
Un cast stellare
La potenza narrativa di Slow Horses si regge anche su un cast corale di straordinario livello, capace di regalare sfumature uniche a ogni personaggio. Oltre all’imponente presenza di Gary Oldman, ritroviamo la candidata all’Oscar Kristin Scott Thomas, l’intenso Jack Lowden, Saskia Reeves, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, Aimee-Ffion Edwards, Ruth Bradley, James Callis, Tom Brooke e il leggendario Jonathan Pryce. A rendere la quinta stagione ancora più intrigante arriva la star di Ted Lasso Nick Mohammed come special guest, un innesto che promette di aggiungere nuova energia e imprevedibilità. Ogni attore contribuisce a rendere vivo e tridimensionale il mondo di Slough House, confermando la capacità della serie di attrarre talenti di altissimo livello e di valorizzarli in un contesto narrativo che lascia spazio tanto alla drammaticità quanto alle note di ironia pungente che hanno reso la produzione un cult.
Successo globale e futuro assicurato
Non sorprende che Slow Horses sia stata definita dalla critica come “il miglior spy thriller televisivo degli ultimi anni”: un riconoscimento che si somma a una pioggia di successi internazionali. Con due stagioni valutate al 100% su Rotten Tomatoes, nove nomination agli Emmy per la terza stagione e un trionfo come Outstanding Writing for a Drama Series, lo show si è imposto come un esempio di eccellenza televisiva. Le prime quattro stagioni, tutte disponibili su Apple TV+, hanno dimostrato la capacità di mantenere costante la qualità narrativa, trasformando ogni capitolo in un appuntamento imperdibile. A testimonianza della sua forza e della sua longevità, Apple TV+ ha già confermato la produzione della sesta e della settima stagione, assicurando al pubblico che le avventure degli “agenti scartati” non sono ancora finite. Una promessa che non fa che accrescere le aspettative per un futuro in cui il confine tra fallimento e successo nello spionaggio sarà ancora più sottile e affascinante.
