La storia americana torna a pulsare su Netflix con Death by Lightning, miniserie diretta da Matt Ross e prodotta da David Benioff e D.B. Weiss. Con Michael Shannon e Matthew Macfadyen, il racconto ripercorre l’ascesa e la tragica fine del presidente James A. Garfield, in un ritratto intenso di potere, ossessione e fragilità umana.
Un presidente e il suo assassino
Basata sul libro Destiny of the Republic di Candice Millard, la serie segue la parabola di Garfield (Michael Shannon), il ventesimo presidente degli Stati Uniti, e del suo assassino Charles Guiteau (Matthew Macfadyen), un uomo convinto che il destino lo avesse scelto per un compito superiore. Due figure opposte, unite da un drammatico legame di ambizione e follia.
La tensione politica dell’America post-guerra civile
In un’America segnata da corruzione e favoritismi, Garfield tenta di riformare un sistema politico logorato. Il racconto intreccia intrighi di potere, ideali traditi e un realismo cupo che riecheggia le tensioni della contemporaneità. Accanto a loro, Nick Offerman, Betty Gilpin e Bradley Whitford completano un cast corale di altissimo livello.
Estetica, costumi e potere dell’immagine
Oltre alla potenza narrativa, la serie si distingue per l’estetica raffinata: costumi ricercati, scenografie sontuose e una fotografia che trasforma la Washington ottocentesca in un teatro di ambizioni e ossessioni. Ogni dettaglio visivo diventa un commento sulla vanità del potere e sulla fragilità della gloria.
Una tragedia umana che parla al presente
Death by Lightning non è solo un racconto storico: è una riflessione sul carisma e sulla solitudine del comando, sull’illusione di controllo che il potere genera e distrugge. Un viaggio nel cuore dell’uomo e nei limiti della ragione, dove la verità brucia più del fulmine che dà nome alla serie.
