A Big Bold Beautiful Journey: tra memoria, amore e viaggi dell’anima

Un viaggio sospeso tra sogno e realtà che incanta per immagini, ma divide per emozioni.

a cura della Redazione

Un film che prometteva di essere un grande evento cinematografico, complice la regia visionaria di Kogonada e un cast stellare guidato da Margot Robbie e Colin Farrell, ma che ha diviso pubblico e critica: A Big Bold Beautiful Journey è un’opera sospesa tra realtà e fantasia, capace di affascinare per la sua estetica raffinata e al tempo stesso di lasciare domande irrisolte sul suo impatto emotivo.

Una trama che intreccia tempo e sentimenti

Il film racconta l’incontro tra David e Sarah, due sconosciuti destinati a percorrere insieme un viaggio imprevisto, guidato da un GPS che sembra più un oracolo che una macchina. Attraverso porte misteriose, i due protagonisti si ritrovano catapultati nei frammenti più intimi del proprio passato: infanzie dimenticate, relazioni mancate, memorie che tornano a pulsare. Un percorso non solo fisico, ma interiore, che li costringe a guardarsi dentro e a fare i conti con le ferite mai rimarginate.

Kogonada tra poesia visiva e cinema d’autore

Alla regia, Kogonada firma un film che porta la sua cifra estetica: immagini sospese, atmosfere oniriche, ritmi dilatati che rimandano tanto al cinema orientale quanto alla fantascienza intimista di autori come Michel Gondry. Le influenze dichiarate vanno da Il castello errante di Howl a Se mi lasci ti cancello, con cui condivide l’idea che l’amore sia un terreno fragile e complesso, sempre legato alla memoria. Non mancano però critiche: alcuni spettatori hanno percepito un eccesso di estetismo che rischia di smorzare la forza emotiva del racconto.

Margot Robbie e Colin Farrell, due anime in cerca di sé

La coppia protagonista funziona grazie al carisma dei due interpreti: Robbie regala a Sarah un’aura di scetticismo e vulnerabilità, mentre Farrell costruisce un David sospeso tra ironia e malinconia. Attorno a loro, un cast di nomi illustri come Phoebe Waller-Bridge e Kevin Kline impreziosisce la narrazione. Tuttavia, nonostante le interpretazioni solide, la sceneggiatura di Seth Reiss non sempre riesce a sostenere la profondità dei personaggi, lasciando alcune linee emotive appena abbozzate.

Un esperimento che divide pubblico e critica

Presentato come una favola contemporanea sull’amore e sulla memoria, A Big Bold Beautiful Journey ha avuto un’accoglienza contrastante: poco più di 14 milioni di dollari al box office mondiale e recensioni miste, con una percentuale bassa di approvazione su Rotten Tomatoes. Eppure, il film conserva una sua forza poetica, soprattutto grazie alla colonna sonora firmata da Joe Hisaishi, al suo debutto in un progetto occidentale. Un’opera imperfetta, certo, ma che invita a riflettere su quanto i nostri ricordi plasmino chi siamo e chi amiamo.

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