Lola Young: I’m Only F**king Myself, l’album che ridefinisce la vulnerabilità

Lola Young conquista la scena internazionale con autenticità, rabbia, sensualità e una voce inconfondibile.

a cura della Redazione

La scena musicale internazionale accoglie con clamore il ritorno di Lola Young, astro nascente del sud di Londra che a soli 24 anni si sta imponendo come una delle voci più potenti e autentiche della sua generazione. Il 19 settembre 2025 ha pubblicato il suo nuovo e attesissimo album, I’m Only F**king Myself, un progetto che intreccia sensualità, rabbia, introspezione e catarsi. Un disco che non teme di scavare a fondo nelle contraddizioni della vita e che segna un passo decisivo nella maturità artistica della cantautrice britannica, già celebrata dalla critica e amata da icone come Elton John.

Un viaggio nel caos dei vent’anni

Se con il suo debutto This Wasn’t Meant For You Anyway Lola guardava al mondo esterno, ora l’obiettivo si sposta su se stessa. I’m Only F**king Myself è lo specchio dei suoi vent’anni, tra disavventure, dipendenze, amori tossici e desiderio di rinascita. Dall’esplosione sfacciata di FCK EVERYONE* alla fragilità struggente di Post Sex Clarity, ogni brano è un tassello di un mosaico che alterna caos e poesia, ironia e dolore. L’album, registrato tra New York e Parigi con i suoi collaboratori Manuka e SOLOMONOPHONIC, è un percorso di autocoscienza che si muove tra generi e atmosfere, dal grunge anni ’90 all’indie-pop, fino a ballate intime dal respiro universale.

Una voce che conquista pubblico e critica

Lola Young non è più soltanto una promessa: è una realtà che ha già scritto pagine importanti della musica contemporanea. La sua hit Messy è diventata un inno di autenticità, conquistando la vetta delle classifiche globali e superando il miliardo di stream. La stampa internazionale non ha esitato a definirla tra le artiste più brillanti della sua generazione: The Guardian ne celebra la voce versatile, Rolling Stone il magnetismo sul palco, mentre Vogue Italia la descrive come un talento destinato a durare. La sua capacità di raccontare senza filtri, con una penna tagliente e una voce che vibra di emozione cruda, la rende unica in un panorama spesso dominato dall’omologazione.

Moda, live e collaborazioni

L’universo di Lola non si ferma alla musica: per celebrare l’uscita dell’album ha lanciato una capsule collection esclusiva in collaborazione con il marchio streetwear di lusso Aries, confermando il suo ruolo di icona contemporanea capace di dialogare con moda e lifestyle. Sul fronte live, dopo aver aperto i concerti di Billie Eilish e calcato il palco del Glastonbury, Lola si prepara a un tour che passerà dall’Inghilterra al Nord America, fino ad arrivare in Italia il 29 maggio 2026 con un atteso concerto al Fabrique di Milano. Collaborazioni con artisti come Tyler The Creator, Lil Yachty e il supporto di leggende come Elton John consolidano ulteriormente la sua statura artistica.

Una generazione raccontata senza filtri

Con I’m Only F**king Myself, Lola Young dà voce a una generazione che si muove tra euforia e disillusione, vulnerabilità e forza, desiderio e paura. I suoi testi, diretti e provocatori, parlano di sesso, dipendenza, autosabotaggio, ma anche di resilienza e voglia di vivere. È un album che non cerca di edulcorare la realtà: la racconta per quella che è, caotica e dolorosa, ma anche sorprendentemente vitale. Lola dimostra così di essere non solo una musicista, ma una narratrice del presente, capace di trasformare le proprie ferite in arte e di restituire al pubblico un ritratto sincero, potente e assolutamente contemporaneo.

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