Emma torna con “Brutta Storia”: un nuovo capitolo musicale

Emma inaugura una nuova fase artistica con “Brutta Storia”, tra autenticità, forza e rinnovamento.

a cura della Redazione

Un ritorno atteso con trepidazione, quello di Emma, che venerdì 3 ottobre ha lanciato “Brutta Storia”, il nuovo singolo che segna l’inizio di una fase artistica inedita e vibrante, confermando ancora una volta la sua capacità di rinnovarsi senza mai perdere autenticità.

Un brano che apre un nuovo percorso

“Brutta Storia” non è soltanto una canzone, ma il manifesto di una nuova direzione musicale per Emma. Il brano, dal sound pop contemporaneo impreziosito da sfumature cantautorali, si distingue per la sua immediatezza e per la freschezza della vocalità dell’artista, capace di trasmettere emozioni dirette e intense. I fan, che non hanno mai smesso di sostenerla, vivono questo ritorno come un momento di rinascita e di ulteriore conferma del suo talento.

La forza di una firma corale

Il singolo porta la firma di Emma stessa insieme a Federico Olivieri e Paolo Antonacci, a conferma di un lavoro condiviso e autentico. Alla produzione c’è Juli (Julien Boverod), che ha contribuito non solo alla realizzazione tecnica ma anche alla composizione, garantendo un suono moderno, sofisticato e in linea con l’evoluzione dell’artista. Un lavoro corale che unisce esperienza e innovazione, donando alla traccia un’identità ben definita.

L’attesa del videoclip

Per completare il progetto, Emma regala al pubblico anche un’esperienza visiva: dal 4 ottobre sarà disponibile il videoclip ufficiale, diretto da Bogdan “Chilldays” Plakov e prodotto da Borotalco.tv. Un racconto per immagini che promette di amplificare il messaggio del brano e di tradurre in visioni la sua intensità sonora, offrendo ai fan un nuovo punto di contatto con l’universo creativo dell’artista.

Una rinascita artistica

“Brutta Storia” rappresenta l’avvio di un nuovo capitolo per Emma, un ponte tra la sua storia personale e il futuro della sua carriera musicale. È un brano che riflette coraggio, evoluzione e voglia di sperimentare, senza mai smarrire quella forza interpretativa che l’ha resa un punto di riferimento nella scena musicale italiana. Un ritorno che non delude e che apre prospettive entusiasmanti per ciò che verrà.

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