Un incontro leggendario tra la forza di una donna e l’obiettivo di un maestro: il nuovo volume Taschen racconta, in immagini e parole, la complicità irripetibile tra Tina Turner e Peter Lindbergh, in un viaggio visivo che unisce rock, moda e poesia.
Un’amicizia scolpita nella luce
Peter Lindbergh e Tina Turner si conobbero negli anni Ottanta e da allora divennero “partners in crime”, come amava dire la regina del rock. Ogni scatto era un atto di fiducia reciproca: lui catturava la sua energia magnetica con sensibilità impeccabile, lei gli offriva la libertà di sperimentare. Il risultato è una magia sospesa tra forza e fragilità, tra il palcoscenico e l’intimità.
La donna oltre la leggenda

Nei ritratti di Lindbergh, Tina Turner non è solo la performer indomabile che incendiava le scene, ma anche una donna introspettiva, consapevole, in equilibrio tra la potenza del corpo e la quiete dell’anima. Ogni immagine diventa un frammento di verità, una finestra sulla sua umanità nascosta dietro il mito.
Tra Parigi e il palco
Dal palco alla spiaggia, fino alla Torre Eiffel, i luoghi immortalati restituiscono un racconto vivo e cinematografico. Lindbergh coglie Tina che danza, ride, cammina, semplicemente è se stessa. Parigi, città simbolo della libertà artistica, diventa lo scenario naturale di un dialogo continuo tra movimento e silenzio, tra spettacolo e vita reale.
Un tributo d’amore e di arte

Il volume, introdotto dal marito di Tina, Erwin Bach, è più di un libro fotografico: è una lettera d’amore alla creatività, alla fiducia e al rispetto reciproco che uniscono due artisti destinati a lasciare il segno nel Novecento. Ogni fotografia è una dichiarazione di affetto, ogni pagina una sinfonia visiva che celebra la donna, l’amica e la leggenda.
