Ci sono storie che sembrano semplici, ma che in realtà nascondono una profondità capace di toccare chi legge in modi inaspettati. Una cosa stupida, nuovo romanzo di Alice Oliveri, è una di queste: un racconto diretto, ironico e insieme struggente, che porta alla luce le contraddizioni della vita quotidiana e le trasforma in un viaggio di consapevolezza. Non è solo un libro, ma uno specchio delle emozioni che ognuno di noi ha provato almeno una volta: il dolore di un errore, il peso di una scelta, la possibilità di rinascere proprio da ciò che sembrava una sconfitta.
Un titolo che diventa chiave di lettura
Il titolo Una cosa stupida è tutt’altro che banale. Racchiude in poche parole l’essenza di una vicenda che parte da un errore apparentemente insignificante, ma che si rivela in grado di sconvolgere equilibri e trasformare destini. Oliveri costruisce intorno a questa “cosa stupida” un intreccio narrativo che alterna leggerezza e profondità, ironia e dolore. È un modo per ricordare che spesso sono i piccoli gesti, le decisioni che sembrano secondarie, a produrre le conseguenze più grandi. Il lettore si trova così immerso in una trama che cattura perché familiare, perché realistica, perché specchio delle nostre stesse vite.
Personaggi che parlano di noi
Uno dei punti di forza del romanzo è la costruzione dei personaggi: autentici, imperfetti, vicini a chi legge. Ognuno porta con sé un bagaglio di emozioni e contraddizioni che lo rendono vivo, tridimensionale. Alice Oliveri non idealizza, non indora: restituisce la realtà con tutta la sua complessità, mostrando paure, fragilità, ma anche la capacità di rialzarsi. In questo equilibrio tra cadute e rinascite si riconosce il lettore, che ritrova nelle storie dei protagonisti riflessi della propria quotidianità. La scrittura diventa così un abbraccio, una compagnia che sa accogliere senza giudicare.
Una scrittura che colpisce al cuore
Lo stile della Oliveri è diretto, pulito, ma al tempo stesso denso di emozioni. Non c’è artificio, non c’è compiacimento: ogni parola sembra scelta per arrivare dritta al cuore. Le pagine scorrono veloci, ma lasciano dietro di sé una traccia forte, perché non si limitano a intrattenere: aprono spazi di riflessione, accendono domande, invitano a guardarsi dentro. È una scrittura che sa farsi specchio e che, proprio per questo, riesce a conquistare un pubblico ampio e variegato, che va oltre i confini di genere o età.
