Dal 3 ottobre 2025 al 4 gennaio 2026 il MAXXI di Roma ospita “Sveva Caetani: Forma e Frammento”, la prima grande retrospettiva italiana dedicata a un’artista colta e visionaria che, dalla sua storia personale segnata dall’isolamento, ha tratto la forza per creare un percorso pittorico, letterario e spirituale di rara intensità.
Una vita tra nobiltà e solitudine
Sveva Caetani (Roma, 1917, Vernon, Canada, 1994) apparteneva alla nobile famiglia dei Caetani, discendente da Papa Bonifacio VIII. Figlia di Leone Caetani, celebre orientalista e islamista, trascorse un’infanzia cosmopolita tra Roma, Parigi e Montecarlo, fino al trasferimento in Canada. Dopo la morte prematura del padre, visse per venticinque anni in isolamento forzato con la madre a Vernon. Proprio in quell’ombra di reclusione maturò uno sguardo interiore unico, che sarebbe diventato il cuore della sua produzione artistica.
Recapitulation, un viaggio esistenziale
Fulcro della mostra è Recapitulation, un ciclo monumentale di 47 acquerelli realizzati tra il 1975 e il 1989: un “viaggio visionario” che fonde memorie personali, citazioni letterarie e riferimenti artistici, con il padre come guida spirituale. L’opera, suddivisa in nove sezioni, rimanda a grandi tradizioni narrative, da Omero a Dante, e riflette un percorso interiore fatto di prove, rivelazioni e metamorfosi. Per la prima volta nella storia, l’intera serie viene esposta integralmente in Italia, dando voce al desiderio che Sveva non riuscì a vedere realizzato in vita.
Documenti, memorie e nuovi dialoghi
Accanto agli acquerelli, il percorso espositivo presenta oltre duecento opere, documenti e materiali d’archivio, tra lettere, fotografie, sculture e prestiti prestigiosi come il busto di Bonifacio VIII dalla Fabbrica di San Pietro. La mostra intreccia le vicende biografiche dell’artista con il suo linguaggio creativo, restituendo la complessità di una figura spesso rimasta ai margini della storia dell’arte. Il dialogo si arricchisce di interventi contemporanei, come le opere di Carlo Benvenuto e Houda Kabbaj, che offrono nuove chiavi di lettura alla poetica di Sveva.
Un riconoscimento atteso
Curata da Chiara Ianeselli e sostenuta dalla Fondazione MAXXI insieme a istituzioni italiane e canadesi, l’esposizione rappresenta un riscatto tardivo ma necessario: la celebrazione di una voce femminile indipendente, profonda e fuori dagli schemi. Come ha dichiarato Maria Emanuela Bruni, presidente della Fondazione MAXXI, l’obiettivo è restituire a Sveva Caetani un posto di rilievo nella storia dell’arte contemporanea e valorizzarne il contributo nel panorama delle narrazioni femminili del Novecento.
