Nel panorama del design contemporaneo la sperimentazione materica incontra la ricerca cromatica: nasce “STRATA – Layers of matter. Traces of Time” dalla collaborazione tra Colori Decora e Ripa. Un incontro di sensibilità e visioni che rimette al centro la sostanza.
Alla base del progetto c’è il desiderio di svelare ciò che abitualmente resta nascosto: porosità, vibrazioni, irregolarità. Quegli elementi, che la produzione industriale tende a cancellare in favore della standardizzazione, in STRATA diventano valore, carattere, identità.
La materia come linguaggio
STRATA è un’indagine sulle possibilità espressive della materia. Un ritorno consapevole alla verità del materiale, esposto nella sua autenticità e nelle sue irregolarità, senza mediazioni.
Il nome stesso – “Layers of matter. Traces of time” – racchiude la poetica del progetto: strati sovrapposti che non nascondono ma rivelano, generando letture mutevoli a seconda della luce, del punto di vista e del contatto. Ogni superficie è il risultato di un processo manuale, ripetuto e calibrato, che valorizza stratificazioni, densità e micro imperfezioni come tratti distintivi.
La texture non è decorazione, ma essenza; il colore non è un riempimento, ma un’esperienza visiva e tattile. L’accostamento controllato tra superfici più morbide e zone ruvide, tra saturazioni e trasparenze crea un ritmo che restituisce fisicità e profondità allo spazio. È un invito a osservare da vicino, a toccare, a leggere la materia.
Colori che respirano, superfici che si trasformano
La cromia scelta è frutto di un lavoro di ricerca congiunto: tonalità minerali e accenti polverosi che si ispirano al paesaggio naturale e ai suoi cambiamenti. Non colori patinati, ma pigmenti che vivono e si trasformano con la luce, rivelando sfumature diverse nelle varie ore del giorno.
Le stesure cromatiche non sono uniformi, ma volutamente sovrapposte, leggere o materiche, sovrapposte per far emergere densità e trasparenze. Si ottiene, quindi, una superficie che non è mai statica, ma dinamica. Un colore che non occupa lo spazio, ma lo costruisce.

Metodo e ricerca
STRATA è il risultato di un metodo costruito nel tempo, basato sull’osservazione e sull’ascolto. Il dialogo tra Colori Decora e RIPA ha permesso di unire competenze, tecniche e sensibilità, dando vita a un processo creativo condiviso in cui ogni passaggio diventa fondamentale.
L’approccio è sperimentale e artigianale al contempo. Le superfici vengono lavorate manualmente, stratificate con calce, terre naturali, polveri e pigmenti, poi levigate, incise, sfumate. È un procedimento che accetta l’imprevisto come opportunità progettuale. Variazioni e discontinuità diventano parte del risultato, testimonianza di una materia viva e di un gesto pensato, ma non meccanico. Tale metodologia fa della superficie un archivio di azioni e tempi, un diario visivo in cui ogni tratto racconta l’incontro tra controllo e spontaneità.
Questo è un esempio virtuoso di collaborazione nel panorama del design italiano contemporaneo, dove due realtà autonome scelgono di aprirsi, condividere processi e visioni e dare vita a un progetto che va oltre il singolo prodotto per diventare ricerca, linguaggio e cultura materiale.
L’essenza come valore
STRATA rappresenta l’espressione compiuta di un pensiero: la bellezza non nasce dall’immediatezza, ma dalla sedimentazione del tempo, dall’intreccio di gesti consapevoli, materiali autentici e idee che si stratificano fino a diventare forma.
In un panorama progettuale che spesso privilegia l’immagine alla sostanza, questa collaborazione ribadisce con forza il valore della materia come memoria e testimonianza. Non un esercizio estetico, ma una dichiarazione culturale: la verità risiede nella profondità, nella presenza fisica, nella capacità della materia di raccontare ciò che le immagini non possono trattenere.
È un invito a tornare al concetto di essenza come valore e a trasformare ogni superficie in un territorio di scoperta, contemplazione e meraviglia.
