Il diavolo veste Olivia: arte e moda in uno sguardo pop

Arte, moda e ironia si intrecciano nella mostra che racconta il talento visionario di Olivia.

a cura della Redazione

Un dialogo ironico, pop e sofisticato prende vita nel cuore del Quadrilatero. La nuova mostra di Moiré Gallery Milano trasforma la creatività in un gioco di rimandi, identità e sguardi. Un percorso dove l’arte di Olivia Ghezzi Perego incontra la sartoria, la cultura visiva e il divertimento.

Un setup che reinventa un’icona del cinema

Ispirata al cult Il diavolo veste Prada, la mostra “Il diavolo veste Olivia” mette in scena un allestimento che mescola umorismo e provocazione attraverso tele pop, ritratti di stilisti e direttori creativi e capi d’alta sartoria firmati “Maison Olivia”. Al centro, come un giudice elegante e silenzioso, appare il ritratto senza volto di Miranda Priestly, pronta a osservare opere, abiti e visitatori con un’aura magnetica e sottilmente ironica. 

Il potere dei volti che non ci sono

La cifra stilistica di Olivia Ghezzi Perego è l’assenza del volto: un esercizio creativo che invita chi guarda a completare il ritratto, a scegliere l’espressione, a proiettare emozioni personali. Ogni tela diventa così un rebus estetico e psicologico, un gioco di identità mutevoli che trasforma lo spettatore in co-autore dell’opera. 

Dalla sartoria alla pittura: il percorso di una creativa milanese

Classe 1983, formatasi allo IED e cresciuta professionalmente accanto a realtà come Moschino e Alberta Ferretti, Olivia Ghezzi Perego fonda nel 2008 “Maison Olivia”, atelier riconosciuto per unicità, dettagli e ricerca tessile. Dopo esperienze da stylist televisiva, nel 2023 ritorna alla pittura e sviluppa una serie di ritratti pop dedicati a figure iconiche, unendo la precisione sartoriale alla forza cromatica della pittura. 

Un vernissage che celebra gusto, territorio e bellezza

Durante l’opening del 20 novembre gli ospiti possono scoprire i vini della cantina trentina La-Vis e la linea “Ritratti”: sei etichette ispirate alle opere di Margherita Paoletti, ognuna decorata con una figura femminile intrecciata alla natura. Una degustazione che diventa esperienza artistica, in linea con lo spirito di Moiré Gallery Milano, spazio che intreccia arte, moda e design in un racconto estetico contemporaneo. 

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