Fata Morgana: l’arte che svela l’invisibile

Un viaggio nell’invisibile dove arte, spiritualità e mistero si fondono in un’unica visione.

a cura della Redazione

Tra visioni, trance e realtà parallele, Milano si prepara ad accogliere una mostra che invita a varcare la soglia del visibile. Dal 9 ottobre al 30 novembre 2025, Palazzo Morando | Costume Moda Immagine ospita Fata Morgana: Memorie dall’invisibile, progetto della Fondazione Nicola Trussardi curato da Massimiliano Gioni, Daniel Birnbaum e Marta Papini, un viaggio tra arte, misticismo e poteri nascosti.

Un’esposizione che intreccia arte e occulto

L’allestimento nasce nel cuore storico di Milano, all’interno delle stanze un tempo appartenute alla Contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini, la cui biblioteca esoterica diventa fonte di ispirazione per un racconto che fonde pittura, fotografia e spiritualismo. Attraverso oltre cinquanta artisti storici e contemporanei, l’esposizione costruisce un atlante dell’invisibile, in cui il confine tra razionalità e sogno si dissolve. Fata Morgana prende nome dalla leggendaria Morgana la Fata, figura mitologica capace di dominare illusioni e mondi intermedi, simbolo di libertà e conoscenza interiore.

Hilma af Klint e il linguaggio dell’anima

Il cuore pulsante della mostra è dedicato alla pittrice svedese Hilma af Klint, pioniera dell’astrattismo guidata da presenze medianiche che anticiparono i linguaggi di Kandinsky e Mondrian. Sedici delle sue opere, raramente esposte in Italia, testimoniano un dialogo profondo tra arte e dimensione spirituale. Accanto a lei, appaiono nomi storici come Georgiana Houghton, Emma Kunz, Man Ray, Carol Rama e Victorien Sardou, in un percorso che intreccia automatismo psichico, simbolismo e sperimentazione visionaria.

Un viaggio tra storia e contemporaneità

La mostra non intende confermare il soprannaturale, ma esplorare come pratiche “eccentriche” abbiano scardinato i dogmi dell’arte e della società. In un’epoca segnata da nuove ossessioni, teorie del complotto e fascinazioni tecnologiche, Fata Morgana riflette sui legami tra spiritualità, potere e informazione, mostrando come la ricerca dell’invisibile resti una costante dell’immaginazione umana. Palazzo Morando diventa così un portale tra epoche e linguaggi, dove la memoria della città incontra la visione più radicale della Fondazione Trussardi.

La visione della Fondazione Nicola Trussardi

«Con Fata Morgana rinnoviamo il nostro impegno nel portare l’arte contemporanea oltre i confini tradizionali», dichiara Beatrice Trussardi, presidente della Fondazione. Dopo progetti simbolici come The Great Mother e The Restless Earth, la nuova mostra si pone come riflessione urgente sull’invisibile e sulla necessità di credere ancora nel mistero. Un dialogo che unisce arte, scienza e spiritualità in un’unica costellazione di significati, sospesa tra passato e futuro.

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