C’è un vecchio detto a Hollywood che recita: “Il cinema è il sogno a occhi aperti dell’umanità”. E se è vero che il grande schermo sa trasformare le fantasie in immagini, la moda ha sempre avuto il potere di cucirle addosso, rendendole tangibili, indossabili, vive. Non è un caso che, stagione dopo stagione, stilisti e registi abbiano dialogato a distanza in un cortocircuito creativo irresistibile: i film ispirano la moda, e la moda, a sua volta, diventa protagonista di scene memorabili.
La Fall/Winter 2025 porta questo dialogo a un nuovo livello. Le passerelle si sono trasformate in veri set cinematografici, con collezioni che evocano atmosfere da film noir, richiami rétro anni ’70 e suggestioni futuristiche degne della fantascienza d’autore. Come ha dichiarato un direttore creativo a margine della Milano Fashion Week: “La moda di oggi non racconta solo lo stile, ma costruisce sceneggiature da indossare”.
I grandi temi di stagione: tra noir e fantascienza
Il nero domina incontrastato come in un capolavoro di Hitchcock: trench lunghi e silhouette affilate richiamano Vertigo e Rebecca, ma con un twist contemporaneo fatto di pelle lucida, vinile e dettagli cut-out. Prada e Alexander McQueen hanno costruito collezioni che sembrano dialogare con la tensione visiva del cinema d’autore. Al contrario, i tocchi metallici e le texture tech parlano la lingua del futuro: Balenciaga, Rick Owens e Mugler sembrano aver guardato Blade Runner e Dune per immaginare un guardaroba distopico ma irresistibilmente cool.
Il revival dei Seventies sul red carpet quotidiano
Non manca il ritorno del glamour anni ’70, con paillettes liquide e velluti scintillanti che sembrano usciti da un film di Fellini o dalle prime scene disco newyorkesi immortalate in Saturday Night Fever. Gucci e Saint Laurent hanno giocato con pantaloni a zampa e smoking oversize, mentre Tom Ford e Michael Kors hanno aggiunto un tocco di jet-set cinematografico, riportando in auge un’estetica da diva che oscilla tra il fascino della Dolce Vita e l’energia elettrica dello Studio 54.
Le eroine romantiche e il fascino del gotico
Dior e Valentino hanno abbracciato una femminilità più narrativa, quasi da dramma in costume: abiti lunghi, trasparenze velate e mantelli teatrali rimandano a eroine shakespeariane o a regine tormentate del grande schermo. Dolce&Gabbana, invece, ha puntato su un romanticismo dark che cita il gotico cinematografico tra velluti, corsetti e dettagli barocchi.
Moda come sceneggiatura quotidiana
Il rapporto cinema-moda si riflette anche nell’idea di “narrazione personale”: ogni outfit racconta un personaggio, una storia, un atto di ribellione o un sogno. Come ha dichiarato Miuccia Prada: “Non ci vestiamo solo per uscire di casa, ci vestiamo per interpretare chi vogliamo essere, proprio come in un film”. E così la moda Fall/Winter 2025 si presenta come un casting aperto, dove ognuno può scegliere se essere l’eroe dark, la diva rétro o il visionario del futuro.
