Dior Cruise 2026: tra sogno e memoria, Maria Grazia Chiuri incanta Roma con una sfilata sospesa nel tempo – Gilt Magazine

Dior Cruise 2026: tra sogno e memoria, Maria Grazia Chiuri incanta Roma con una sfilata sospesa nel tempo

Quest’anno la Cruise di Dior è un’affermazione di identità, un omaggio alla bellezza che resiste nel tempo, un racconto corale fatto di stoffe, cinema e genius loci

a cura della Redazione

Nel cuore più intimo e sospeso della Capitale, la moda incontra l’incanto del passato. Maria Grazia Chiuri ha presentato la collezione Dior Cruise 2026 nei giardini rinascimentali di Villa Albani Torlonia, restituendo alla città eterna non solo una sfilata, ma un’esperienza onirica. Un viaggio che attraversa la storia, il cinema, l’arte e il teatro, restituendo alla couture il potere del racconto.

Dopo aver portato la maison Dior in giro per il mondo – dal Giappone al Messico, dalla Scozia all’India – la direttrice creativa sceglie un ritorno simbolico e personale: Roma, sua città natale, luogo dove le epoche si sfiorano e convivono. Qui prende vita una collezione che fonde haute couture e ready-to-wear in ottanta silhouette evocative, sospese tra Art Déco e Medioevo, tra tulle eterei e gilet perlati.

Il défilé si apre con una serie di abiti total white, omaggio a Le Bal Blanc, leggendario ballo mascherato organizzato dalla contessa Mimì Pecci Blunt. Socialite e mecenate, Blunt fu figura chiave nella Roma artistica del Novecento, così come nel Teatro della Cometa, oggi restaurato proprio da Dior. La collezione ne rievoca il fascino sofisticato e cosmopolita, alternando lingerie d’epoca, trench scomposti e giacche da smoking rivisitate.

Tra gli ospiti più attesi, un’eterea Natalie Portman, volto iconico della maison, ha incantato il pubblico con un abito bianco vaporoso accompagnato da un blazer strutturato. Al suo fianco, Beatrice Borromeo e Deva Cassel, anch’esse in total white, hanno incarnato lo spirito della sfilata: uno charme raffinato e senza tempo.

A suggellare l’incontro tra moda e settima arte, il cortometraggio Les Fantômes du Cinéma di Matteo Garrone. Il regista porta lo spettatore nel cuore dell’allestimento, attraversando archivi, costumi e visioni teatrali. Un viaggio che prosegue oltre la passerella, restituendo a Dior una memoria viva e vibrante.

Quest’anno la Cruise di Dior è un’affermazione di identità, un omaggio alla bellezza che resiste nel tempo, un racconto corale fatto di stoffe, cinema e genius loci. Maria Grazia Chiuri conferma ancora una volta il suo talento nel cucire il presente con il passato, con ago e filo della narrazione.

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