C’è un momento, nella carriera di ogni designer, in cui il linguaggio cambia ritmo. Per Elie Saab, la collezione Spring/Summer 2026, presentata alla Paris Fashion Week, rappresenta proprio quel punto di svolta: un passaggio dal sogno puro alla realtà raffinata. La passerella si è trasformata in una sinfonia di luce e misura, dove la femminilità non è più idealizzata come fiaba, ma vissuta come potere. Saab racconta una donna che non ha bisogno di apparire per essere: forte, composta, libera di muoversi nella città come in un giardino privato. Lontano dalle scenografie regali dei suoi debutti, lo stilista libanese sceglie la modernità del silenzio, la forza tranquilla dell’eleganza consapevole.
Un nuovo capitolo di sobrietà
L’atelier di Saab, celebre per le sue trasparenze e i suoi abiti da sogno, trova ora una nuova grammatica: quella dell’essenzialità. La collezione si apre su palette neutre e terrose, con tonalità di sabbia, crema e bronzo che si fondono come sfumature di luce al tramonto. Le linee si fanno più pulite, le silhouette più rilassate, i tagli precisi come una promessa. Le giacche destrutturate, i pantaloni ampi e le camicie in seta fluttuano con eleganza, suggerendo una sensualità che non ha bisogno di svelare. È una femminilità urbana e pacata, che non rinuncia alla raffinatezza, ma la traduce in leggerezza.
Il dialogo tra forza e grazia
Dietro la delicatezza, si cela un messaggio di forza. Saab immagina una donna che sceglie l’eleganza come forma di potere, che affronta la vita con la stessa compostezza con cui indossa un abito di chiffon o un completo sartoriale. La collezione mescola il linguaggio del sogno con quello della concretezza: tailleur maschili accanto ad abiti in pizzo, trench fluidi con stampa python, gonne in raso abbinate a giacche da giorno. È un equilibrio inedito tra tensione e armonia, dove la grazia non è fragilità, ma coraggio. Saab sembra dirci che la vera bellezza è nel controllo, nel gesto misurato, nella sicurezza silenziosa di chi non deve dimostrare nulla.
Il ritorno del quotidiano couture
Questa stagione, Saab dimostra che anche il quotidiano può essere couture. I tessuti preziosi incontrano tagli funzionali, le trasparenze diventano strumenti di costruzione, i ricami si fanno più grafici e meno decorativi. Ogni look sembra pensato per una vita reale, ma illuminata da una poesia discreta. È la couture della vita di tutti i giorni, dove la donna Saab non cammina più su un red carpet, ma attraversa il mondo con la stessa eleganza. Niente è eccessivo, tutto è calibrato: persino gli abiti da sera, un tempo protagonisti assoluti, si trasformano in drappeggi leggeri che accarezzano il corpo senza mai dominarlo.
Elie Saab e la rinascita del minimalismo romantico
Con la SS26, Elie Saab inaugura una nuova epoca del proprio stile: meno opulenza, più verità. È una riflessione sul tempo e sulla maturità, una dichiarazione di fedeltà al bello ma con la consapevolezza del presente. La collezione non rinnega il glamour, ma lo purifica, rendendolo più intimo, più vicino all’esperienza reale delle donne. C’è ancora magia, ma è sottile come un profumo sulla pelle. Saab non abbandona il sogno: lo rende possibile. E in questo equilibrio tra grazia e forza, la moda ritrova il suo respiro più autentico.
