Nella cornice solenne dell’American Cathedral di Parigi, Casablanca ha trasformato la sua ultima sfilata in un rituale collettivo dedicato al potere della musica e della notte. Con il titolo eloquente “For the Love of House”, la collezione Primavera/Estate 2026 ha unito spiritualità e club culture, portando in passerella una celebrazione vibrante che ha reso la moda un linguaggio corale capace di fondere estetica, ritmo ed emozione.
Una passerella come liturgia contemporanea
L’atmosfera della cattedrale ha donato al défilé una sacralità unica, amplificata dalla performance live di “Little” Louie Vega, leggenda della musica house, che ha presentato il brano inedito Lift Me Up accompagnato da un coro gospel. L’energia trascinante della musica ha reso la sfilata un’esperienza sensoriale totale, in cui abiti, suoni e luci si sono intrecciati come in un rito collettivo. Casablanca ha confermato così la sua capacità di trasformare la moda in una narrazione immersiva, capace di coinvolgere anche chi non appartiene al suo mondo.
Stampe psichedeliche e riferimenti alla club culture
La collezione è un viaggio estetico ispirato ai flyer e alle grafiche del clubbing, trasformati in pattern audaci e tessuti jacquard che vibrano come luci stroboscopiche. Le silhouette uniscono sartorialità ed energia street: giacche in pelle strutturate convivono con track suit da sera, capi fluidi e trasparenti dialogano con dettagli tecnici e zip funzionali. I gradienti di colore, cifra stilistica del brand, illuminano la passerella con una palette accesa e dinamica, quasi a voler trasportare lo spettatore direttamente sul dancefloor.
Il confine sottile tra eleganza e streetwear
Casablanca non rinuncia al suo dna di eleganza mediterranea, ma lo mescola con la potenza della nightlife. Il risultato è un guardaroba ibrido, genderless e versatile: perfetto per la città quanto per le notti nei club. Ogni look diventa il manifesto di uno stile libero da etichette, in cui la raffinatezza sartoriale incontra la spensieratezza del divertimento notturno. Il look finale, tessuto con fili argentei che catturano la luce, è stato l’apice scenografico di uno show che ha oscillato costantemente tra il sacro e il profano.
Un messaggio di identità e appartenenza
Con questa collezione, Charaf Tajer afferma Casablanca come un marchio che va oltre l’abbigliamento, costruendo un universo culturale che unisce moda, musica e lifestyle. For the Love of House non è solo un titolo, ma una dichiarazione di intenti: la moda come linguaggio inclusivo, capace di celebrare comunità, diversità e creatività condivisa. A Parigi, Casablanca ha dimostrato che il futuro delle passerelle sta nel fondere mondi apparentemente distanti e nel creare esperienze che restano nella memoria come una notte indimenticabile.
