Alberta Ferretti SS26: la poesia della discrezione conquista Milano

Alberta Ferretti SS26 celebra il lusso silenzioso con eleganza sospesa, fluidità e palette emozionali.

a cura della Redazione

Il 23 settembre 2025, nel cuore di un palazzo neoclassico milanese, Alberta Ferretti ha svelato la collezione Spring/Summer 2026, trasformando la Milano Fashion Week in un viaggio tra leggerezza, romanticismo e un lusso che si racconta sottovoce. Non una semplice passerella, ma un’esperienza estetica in cui architettura, luce e tessuti hanno dialogato con eleganza assoluta, sottolineando la nuova fase creativa della maison, affidata alla visione sensibile di Lorenzo Serafini.

La discrezione come nuovo lusso

In un panorama dominato dal desiderio di apparire, Ferretti e Serafini hanno scelto di alzare il livello della conversazione estetica, proponendo la discrezione come forma suprema di lusso. Ogni look sembrava un atto di sottrazione studiata, un invito a guardare più in profondità e non fermarsi alla superficie. La donna immaginata per la SS26 non ostenta, non rincorre l’eccesso, ma conquista con la grazia di un movimento misurato, con la naturalezza di un dettaglio ben calibrato. L’allestimento, con i pavimenti in marmo e gli affreschi ornati da pavoni e fagiani, ha rafforzato questa idea di eleganza sospesa, trasformando lo spazio in una cornice intima che rendeva ancora più preziosa la narrazione di moda. Era come assistere a una lezione silenziosa di stile, dove ogni gesto contava più di qualsiasi rumore.

Fluidità e movimento in passerella

La collezione ha regalato l’impressione di una coreografia pensata per raccontare il dialogo costante tra corpo e abito. I caftani impalpabili e le cappe drappeggiate ondeggiavano ad ogni passo, disegnando forme mutevoli che riflettevano la luce in modi sempre diversi. I giochi di trasparenze erano calibrati per lasciare intravedere senza mai svelare del tutto, mentre i dettagli metallici, ganci, colletti, piccoli inserti luminosi, rompevano la continuità eterea con tocchi decisi e moderni. A sorprendere era anche la versatilità dei tagli: dai lunghi abiti da sera che sembravano sospesi nell’aria, fino a capi più strutturati come blazer morbidi, perfetti per raccontare la doppia anima della collezione, sospesa tra libertà e controllo. Guardando la passerella si aveva la sensazione che la stoffa fosse diventata un’estensione della pelle, capace di raccontare una storia con il solo linguaggio del movimento.

Una palette che racconta emozioni

Il colore è stato protagonista silenzioso ma incisivo: la palette cromatica ha dipinto la passerella come un paesaggio che cambia al passare delle ore del giorno. Gli ecrù e i verdi schiuma evocavano la freschezza di una mattina primaverile, gli azzurri profondi rimandavano a un mare estivo osservato dall’alto, i rosa corallo portavano l’energia calda del tramonto, mentre marroni e neri restituivano la profondità della notte. I tocchi animalier erano usati con misura, come brevi interruzioni ritmiche in una melodia cromatica delicata ma mai monotona. Questa tavolozza non parlava solo di estetica, ma di emozioni: era come se ogni sfumatura fosse pensata per dialogare con lo stato d’animo di chi indossa gli abiti, offrendo non solo un look ma un vero e proprio paesaggio interiore da abitare.

Eleganza sussurrata, futuro certo

In un mondo che spesso associa il lusso all’ostentazione, Ferretti e Serafini hanno ribaltato la prospettiva con una collezione che celebra il fascino del non detto. Le muse dichiarate, Sofia Coppola, Tina Chow, Stella Tennant, sono il manifesto vivente di un’eleganza che non ha bisogno di sovrastrutture per essere ricordata. La passerella, infatti, è stata un esercizio di coerenza stilistica che non cedeva mai alla tentazione dell’eccesso, ma che costruiva un lessico di bellezza raffinato e destinato a durare. Le recensioni hanno sottolineato come la forza di questa collezione stia proprio nella sua continuità, nella capacità di creare un guardaroba che non segue l’effimero, ma che incarna un’identità precisa e riconoscibile. Con la SS26, Alberta Ferretti conferma la sua attitudine a dettare il passo del lusso autentico, quello che non teme il silenzio perché sa che il suo messaggio è più forte di qualsiasi rumore.

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