Nei panni della signora Playmen
Carolina Crescentini è la protagonista di “Mrs Playmen”, la nuova serie di Netflix in arrivo dal 12 novembre, in cui interpreta Adelina Tattilo, iconica direttrice della rivista erotica italiana “Playmen”. Ambientata nei primi anni ’70, la serie racconta non solo un’impresa editoriale audace, ma anche il percorso di emancipazione di una donna che decide di prendere in mano la propria vita e trasformare una rivista considerata “da uomini” in uno spazio in cui le donne possono esprimere desideri, pensieri, libertà. Con “Mrs Playmen”, Crescentini mostra una dimensione autorale e di grande responsabilità: dà voce a un personaggio storico che ha sfidato codici e tabù.
Gli ultimi progetti
Crescentini è anche comparsa nella seconda stagione di “The Bad Guy”, serie italiana di successo distribuita da Amazon Prime Video. Nel cast figura nel ruolo di Annabella Lemargo, una psicologa esperta in traumi, inviata al ROS per supporto psicologico. Si tratta di un contributo che aggiunge spessore alla narrazione criminale ambientata tra Sicilia e Nord Italia, mafia, potere, vendetta.
Nel 2024 l’attrice ha anche mostrato un’altra faccia del suo talento con “Come far litigare mamma e papà”, commedia diretta da Gianluca Ansanelli in cui interpreta Miriam, madre in carriera ossessionata dalla perfezione. In questa pellicola destinata anche al pubblico più giovane, l’attrice ha evidenziato l’importanza della leggerezza e del valore dell’imperfezione: «Quando posso, faccio film come questo perché anche la mia famiglia possa vederli».
Tra i lavori recenti si segnala “Tutta colpa del rock”, pellicola uscita lo scorso agosto; una storia di rivalsa, che narra di un ex chitarrista che si ritrova in prigione. Qui crea una band con altri detenuti per poter vincere una gara musicale ed esaudire così il sogno della figlia.
Carolina Crescentini si trova in un momento della carriera ricco di scelte strategiche e coerenti. Da un lato un ruolo forte come quello di Adelina Tattilo in “Mrs Playmen”, che le consente di incarnare emancipazione, ambizione e storia; dall’altro partecipazioni più contenute ma significative.
È il ritratto di un’attrice che non si accontenta, che alterna visibilità e qualità, spettacolo e sostanza, leggerezza e impegno.
