Oktoberfest, paura a Monaco: esplosione e minaccia di bomba bloccano la festa

L’Oktoberfest riapre dopo l’allarme bomba: Monaco reagisce tra ricordi dolorosi e nuove sfide.

a cura della Redazione

Monaco di Baviera si è svegliata in un clima di tensione quando, il 1° ottobre 2025, un’esplosione in un’abitazione privata ha portato alla scoperta di ordigni artigianali e di un messaggio minaccioso rivolto alla celebre Oktoberfest. In poche ore, la festa popolare più famosa del mondo è stata evacuata e blindata, trasformando l’atmosfera di birra e convivialità in un banco di prova per la sicurezza della città.

L’esplosione che ha fatto scattare l’allarme

L’innesco dell’allarme è stato un incendio con esplosione in una casa del quartiere Lerchenau, a nord di Monaco. All’interno, la polizia ha trovato residui di esplosivi e un documento che minacciava l’Oktoberfest. Una persona è morta, il principale sospettato, che secondo gli inquirenti si sarebbe tolto la vita poco dopo nei pressi del lago Lerchena, mentre due parenti sono rimasti feriti. L’episodio ha immediatamente fatto scattare un’operazione di sicurezza senza precedenti, con la chiusura immediata dei cancelli della Theresienwiese, cuore della festa bavarese.

Una festa trasformata in zona di sicurezza

La polizia ha dispiegato unità speciali, artificieri e cani antiesplosivo per setacciare l’area. Strade bloccate, controlli capillari, pattuglie a ogni accesso: l’Oktoberfest, solitamente tempio della spensieratezza, si è trasformato per ore in una cittadella blindata. I visitatori, sorpresi dall’evacuazione, hanno abbandonato i tendoni tra smarrimento e incredulità, mentre le autorità invitavano alla calma e sottolineavano l’assenza di un pericolo immediato. Solo nel pomeriggio, dopo una lunga bonifica, la festa ha riaperto i battenti, riconsegnando a Monaco la sua tradizione, seppur segnata dalla paura.

La memoria di un passato difficile

L’ombra della violenza non è nuova per l’Oktoberfest: nel 1980, un attentato terroristico compiuto da un estremista di destra causò 13 morti e oltre 200 feriti. Quel ricordo, mai sopito, è riemerso con forza nelle ore concitate di quest’anno, amplificando la percezione del rischio. Nonostante le rassicurazioni delle autorità, che hanno escluso collegamenti terroristici internazionali e parlato di una vicenda legata a un singolo individuo, la ferita simbolica è evidente: la festa della birra è tornata a sentirsi vulnerabile.

Tra resilienza e nuove sfide

La riapertura dell’Oktoberfest è stata salutata con sollievo, ma anche con consapevolezza: la sicurezza di eventi che attirano milioni di visitatori da tutto il mondo richiede misure straordinarie e costanti. Monaco, città che ha sempre fatto dell’ospitalità il suo biglietto da visita, ha dimostrato capacità di reazione rapida e determinata. Ma resta la sfida più grande: preservare lo spirito autentico della festa, fatto di incontro e gioia collettiva, senza lasciarsi schiacciare dal peso della paura.

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