Le Gemelle Kessler: l’ultimo atto di due icone intramontabili

Due icone europee che scelgono l’ultimo passo insieme, sigillando un legame eterno.

a cura della Redazione

Alice ed Ellen Kessler se ne sono andate il 17 novembre 2025, insieme, a 89 anni, nella loro casa di Grünwald, vicino Monaco di Baviera. Un gesto condiviso, meditato e coerente con un legame che ha attraversato decenni di spettacolo europeo, dalla Germania all’Italia. Le due artiste, simbolo del varietà e dell’eleganza anni Sessanta, hanno scelto un addio che riflette la loro vita gemellare: un passo all’unisono, l’ultimo. La loro scomparsa apre un capitolo emotivo e culturale che unisce memoria, carriera e una decisione profondamente personale.

Un legame che ha conquistato l’Europa

Nate nel 1936 a Nerchau, in Sassonia, le Kessler fuggirono dalla Germania Est e approdarono al Lido di Parigi prima di diventare protagoniste del varietà europeo. I programmi italiani degli anni Sessanta, come Studio Uno, le trasformarono in icone di eleganza e modernità, simbolo della televisione che cambiava volto.

Una scelta condivisa fino all’ultimo

Secondo quanto riportato dai media tedeschi e internazionali, le due sorelle hanno scelto di ricorrere al suicidio assistito, pratica consentita in Germania in determinate condizioni. Una decisione presa insieme, come confermato dalle fonti che parlano di un percorso legale e medico accuratamente seguito. Il piano prevedeva anche la volontà di essere conservate nella stessa urna, accanto alla madre e al loro cane.

Un’eredità artistica che non svanisce

Conosciute come “le gambe della nazione”, le Kessler hanno segnato la cultura pop-europea con uno stile impeccabile, coreografie perfette e un’immagine che è diventata icona. Il loro lascito abbraccia musica, televisione, costume e un modo di stare in scena che ha definito un’epoca.

Un addio che apre un dibattito

La loro morte rimette al centro il tema del fine vita, dell’autodeterminazione e del diritto alla decisione personale. In un contesto europeo in trasformazione, la scelta delle Kessler diventa anche un punto di riflessione culturale: un gesto che, pur nella sua intimità, interroga società, etica e memoria collettiva.

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