La Croisette, da sempre regno dell’eccesso stilistico e della provocazione glamour, quest’anno cambia tono: via i nude look, niente strascichi e addio ai selfie. Sì, hai letto bene. Il tappeto rosso più iconico del mondo si veste di rigore.
A partire dalla serata inaugurale di stasera, fino al 24, le regole del red carpet saranno inflessibili. Lo ha annunciato il sito ufficiale del Festival: niente trasparenze, niente nudità, niente abiti ingombranti. Il motivo? Decenza, fluidità negli spostamenti e rispetto per l’organizzazione delle proiezioni. Chi trasgredisce rischia l’esclusione immediata dalla première.
Non è solo una questione estetica. Cannes punta a ristabilire un certo decoro, anche se molti già parlano di ritorno a un’etichetta vecchio stile che mal si concilia con lo spirito creativo della moda contemporanea. Il dress code per il Grand Théâtre Lumière è chiaro: abito lungo o smoking, in alternativa un sobrio cocktail dress, tailleur scuro o pantaloni eleganti. Gli zaini sono off-limits, ma gli armadietti vicino alla Gare Maritime saranno disponibili fino a mezzanotte e mezza per chi ha bisogno di lasciare le borse ingombranti.
Piccola apertura sulle scarpe: sandali sì, sneakers no. Se in passato erano banditi anche i sandali bassi, ora sono concessi, purché eleganti. Ma niente scarpe da ginnastica, nemmeno griffate. La polemica sui tacchi — alimentata negli anni da star come Kristen Stewart ed Emily Blunt — sembra aver smosso qualcosa, ma le linee guida restano ben definite.
E non finisce qui: vietati anche i selfie. L’editto Fremaux — che considera le foto fai-da-te grottesche, ridicole e di intralcio al cerimoniale — viene confermato con fermezza. Nessuno scatto davanti alle scalinate, nessuna foto tra celebrità sul red carpet. Tutto dovrà seguire il protocollo. In un’epoca in cui anche le barriere di genere nella moda si stanno finalmente sgretolando, queste direttive fanno riflettere.
Cannes 2025 si annuncia quindi come l’edizione più elegante, sì, ma anche la più sorvegliata. Meno Instagram, più etichetta. Meno show, più controllo. Una scelta che divide e fa discutere. Perché, dopotutto, se il red carpet non fa più scandalo… fa ancora notizia?