Pino Daniele Alive: la mostra itinerante, la storia dell’artista

Dal 18 settembre è esposta la mostra multimediale itinerante sul grande Pino Daniele presso il complesso di Santa Caterina a Formiello, Napoli

Ad ospitare un progetto espositivo multimediale itinerante per celebrare l’artista partenopeo Pino Daniele, è proprio la città di Napoli, presso il complesso di Santa Caterina a Formiello, sede della Fondazione made in Cloister. A partire dallo scorso 18 settembre, fino al 31 dicembre, è esposta una mostra itinerante organizzata dal figlio dell’artista, Alessandro Daniele, in collaborazione con il fotografo Guido Harari.

All’interno della mostra sarà possibile scoprire alcuni ritratti dell’artista scattati dai fotografi che l’hanno seguito durante la sua carriera, realizzando immagini iconiche e le copertine dei suoi dischi più noti. Vari ritratti sono stati scattati da Mimmo Jodice, Cesare Monti, Luciano Viti, Giovanni Canitano, Roberto Panucci, Adolfo Franzò e Letizia Pepori. 

Alla scoperta di Pino Daniele

“Quando entrai per la prima volta nella fondazione made in Cloister sentii l’esigenza di suonare uno di quei brani strumentali dedicati da mio padre a de Filippo. Un’intuizione che si trasforma in realtà attraverso la mostra itinerante”, racconta Alessandro Daniele. 

Non solo immagini inedite; a rendere il tutto più suggestivo anche l’esposizione di chitarre rese celebri dalle copertine dell’artista e altri strumenti a lui cari. Una soundtrack d’eccezione accompagnerà i passi del pubblico: alcuni brani del repertorio dell’artista saranno presentati in chiave inedita con stralci audio della sola voce o della sola chitarra. 

La prima mostra itinerante che celebra l’artista partenopeo

La mostra sarà anche un contenitore di attività no profit a cura della Pino Daniele Trust Onlus in collaborazione con la SIAE (Società Italiana degli autori ed editori). Il primo appuntamento della mostra è stato proprio il 18 settembre presso la Fondazione made in Cloister. “Per noi, per tutti, Pino è e resterà sempre Alive, vivo”, afferma il co-curatore Guido Harari.

Il progetto multimediale prende il nome dall’installazione museale permanente ospitata dal Museo della Pace a partire dal 29 Giugno 2016, per onorare l’artista nella sua città d’origine. È la prima mostra itinerante multimediale che celebra il talento napoletano scomparso nel 2015, progettata in collaborazione con Pino Daniele Trust Onlus e Wall of Sound Gallery, con l’obiettivo di raccontare l’anima dell’Uomo in Blues.

di Flaminia Eboli

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