Il nuovo docufilm Attitudini: nessuna porta sullo schermo la storia autentica di Aldo, Giovanni e Giacomo. Un racconto che attraversa amicizia, talento, errori e rivoluzioni creative senza nostalgia forzata. Un viaggio nel dietro le quinte di una delle avventure artistiche più amate d’Italia.
Un racconto che parte da un giudizio scolastico
Il titolo nasce da un vecchio commento annotato sul registro di Aldo Baglio: “Attitudini: nessuna”, una frase che oggi risuona come ironico simbolo di riscatto. Il docufilm diretto da Sophie Chiarello ripercorre le origini del trio, dalla casualità dell’incontro al legame umano che precede qualunque successo. Attraverso materiali d’archivio, prove teatrali e ricordi condivisi, la storia si sviluppa come un mosaico emotivo che restituisce autenticità a ogni tappa del loro percorso.
Dalle prime intuizioni al fenomeno culturale
Il film mostra gli anni difficili, i piccoli palchi, le prime intuizioni comiche, fino alla costruzione di un linguaggio scenico diventato culto nazionale. Non c’è enfasi celebrativa: Chiarello preferisce uno sguardo intimo, fatto di conversazioni, vecchie cassette, errori e tentativi. Ne emerge un ritratto sincero che ricorda come la comicità, prima ancora di essere mestiere, sia un modo di stare al mondo, di osservare la realtà e di trasformarla in qualcosa di inaspettatamente universale.
Un equilibrio tra vita privata e palco
Attitudini: nessuna alterna risate e fragilità, mettendo in evidenza un trio che ha costruito la propria forza sulla complementarità. Il film restituisce tensioni, contrasti creativi e momenti cruciali, senza mai indulgere nel mito. La dimensione privata entra con rispetto: ricordi familiari, confidenze e confessioni che rivelano quanto il successo sia stato anche frutto di disciplina, fiducia e resilienza condivisa.
Il ritorno sul grande schermo
Il docufilm, distribuito da Medusa Film e uscito nelle sale italiane il 4 dicembre 2025, invita il pubblico a guardare Aldo, Giovanni e Giacomo con occhi nuovi. Non più icone irraggiungibili, ma tre uomini che hanno trasformato una mancanza apparente di “attitudini” in una delle collaborazioni più longeve del panorama comico italiano. Una storia che parla anche di noi, delle nostre possibilità e delle promesse che crediamo di non avere.
