Un brano che nasce in pochi minuti ma che raccoglie anni di ricerca emotiva. Una confessione elegante, intensa, che scardina le difese dell’uomo contemporaneo. “Ragazze facili” segna un nuovo capitolo nella poetica di Cesare Cremonini.
La vulnerabilità come punto di partenza
“Ragazze facili” non è una semplice canzone d’amore: è una resa emotiva. Cremonini racconta di averla scritta al pianoforte in un lampo intuitivo, ma di aver impiegato una vita intera per trovarla davvero. Nel brano emerge il momento in cui un uomo abbandona i propri alibi, riconosce le crepe interiori e accetta il rischio più grande: amare senza difese. Le “ragazze facili” diventano così una metafora, non di donne, ma di fughe mentali, rifugi immaginari che non reggono più sotto il peso della sincerità. Un racconto nudo, umano, diretto, in cui la voce di Cesare si fa confessione e rinascita.
Un sound glam che guarda ai grandi maestri
Musicalmente il brano è una ballad potente intrisa di glam, nutrita da riferimenti agli anni Settanta e ai grandi cantautori anglosassoni: Bowie, McCartney, Elton John, con un’eco teatrale alla Queen nelle architetture corali. La canzone, registrata nei British Grove Studios di Mark Knopfler, brilla grazie al pianoforte visionario di Mike Garson, alla voce di Elisa nei cori e agli arrangiamenti orchestrali raffinati del maestro Nick Ingman. Un lavoro che conferma Cremonini come uno degli autori più sofisticati della scena italiana contemporanea.
Il video di Greg Williams: cinema in bianco e nero
Il videoclip, realizzato da Greg Williams, è un piccolo gioiello cinematografico. Girato in una Londra autunnale e piovosa, racconta attraverso allucinazioni emotive il vuoto lasciato da un distacco. Il bianco e nero crea un’atmosfera d’altri tempi, perfettamente connessa alla struggente fragilità del brano. La collaborazione tra Cremonini e Williams, già collaudata durante i tour estivi, restituisce una visione iconica e senza tempo.
Dal singolo al futuro live
La versione live di “Ragazze facili” è contenuta nel triplo album “CREMONINI LIVE25”, che immortala la potenza dei 13 stadi attraversati nel tour. Un lavoro che fa da ponte verso i quattro eventi live del 2026, in luoghi simbolo come il Circo Massimo e l’Autodromo di Imola. Un percorso artistico che continua a espandersi con coerenza e ambizione.
