Un vento freddo, una luna autostoppista, una storia forse d’amore che attraversa dicembre. Lucio Corsi torna con un singolo che illumina il lato più fragile delle feste, tra poesia, malinconia e piccoli gesti che accendono il cuore nelle notti più silenziose. Una ballata cinematografica che conferma la sua scrittura unica e la sua visione delicata del mondo.
Una canzone che racconta l’inverno interiore
“Notte di Natale”, scritto con Tommaso Ottomano, arriva il 20 novembre alle 18:00 e il giorno dopo in radio, portando una narrazione fatta di simboli, personaggi e un freddo che non spaventa ma accompagna. Nelle parole di Corsi vivono una star, un gatto, un cane, un parcheggio di un pub battuto dal vento e persino il tempo, che diventa “un treno perso nei pensieri suoi”. Una fiaba malinconica che scalda come una luce lasciata accesa nella notte.
Il nuovo singolo dopo un progetto monumentale
Il brano arriva pochi giorni dopo l’uscita del live “La Chitarra nella Roccia, Lucio Corsi dal vivo all’Abbazia di San Galgano”, pubblicato il 14 novembre e tratto dal film concerto presentato alla Festa del Cinema di Roma. Un lavoro che cattura l’essenza più pura del suo modo di vivere la musica: niente perfezione, solo sentimento, voci rotte, luci tremolanti e una sincerità che vibra. Le 21 tracce attraversano la sua carriera fino ai brani di “Volevo essere un duro”, disco d’oro, includendo anche omaggi alla tradizione maremmana.
La magia di San Galgano tra musica e pellicola
Il film, interamente girato in 16mm, trasforma l’Abbazia di San Galgano in un tempio narrativo: un luogo sospeso, imponente, storico, dove le canzoni diventano immagini. Accanto a lui sul palco, una formazione di 15 musicisti, fiati, coriste, un percussionista, Tommaso Ottomano e l’immancabile fotografo Francis Delacroix. È un rito collettivo che rafforza il legame dell’artista con la sua terra, tra arte, memoria e un’estetica che sfiora l’onirico.
Verso un 2026 tra Europa e palazzetti
Dopo una lunga estate sui palchi italiani, Corsi si prepara a due traguardi decisivi: il primo tour europeo nei club, dal 24 gennaio al 15 febbraio, da Lugano a Parigi, passando per Zurigo, Vienna, Berlino (già sold out) e Londra. Poi, a fine anno, il debutto nei palasport italiani: Firenze, Roma e Milano. Un salto importante che consolida un percorso artistico ormai maturo, riconosciuto dal pubblico e premiato dalla critica, fino al Premio Mia Martini, il disco d’oro e l’avventura all’Eurovision.
