Il 17 novembre 2025 il TAM Teatro Arcimboldi Milano accoglie uno dei titoli più iconici della storia dello spettacolo: La Vedova Allegra. L’allestimento, firmato da Teatro Musica Novecento, riporta sul palcoscenico la magia della celebre operetta di Franz Lehár in una versione raffinata, moderna e rispettosa della tradizione. Una serata che unisce eleganza, musica dal vivo e una storia senza tempo, guidata dalla regia di Alessandro Brachetti.
Un classico che non perde fascino
Considerata la “regina delle operette”, La Vedova Allegra nasce a Vienna nel 1905 e conquista subito il mondo. Il suo successo attraversa il Novecento senza mai affievolirsi, diventando uno dei titoli più rappresentati nelle stagioni liriche internazionali. Al centro della vicenda c’è Hanna Glavari, ricca ereditiera contesa da pretendenti e diplomazie, e il suo incontro sentimentale con il Conte Danilo, tra feste parigine e colpi di scena. Lo spettacolo al TAM restituisce pienamente questo spirito, riportando sul palco atmosfere brillanti e una vivacità scenica impeccabile.
La storia tra Parigi e Pontevedro
L’azione si apre all’Ambasciata di Pontevedro, dove si festeggia il compleanno del Sovrano. Tutti attendono l’arrivo di Hanna, il cui patrimonio potrebbe salvare la patria da una disastrosa bancarotta. Il piano è semplice solo sulla carta: convincerla a sposare Danilo, affascinante uomo di mondo non proprio incline ai doveri diplomatici. Tra equivoci, gelosie e momenti comici, la trama scorre fino all’immancabile finale felice, che conferma la forza narrativa di un’opera capace di parlare ancora oggi a pubblici di ogni età.
Un allestimento ricco di talento
Il nuovo allestimento 2025 brilla grazie alle scenografie e ai costumi firmati da Artemio Cabassi, protagonista nei principali teatri europei. A guidare l’azione è la regia brillante di Alessandro Brachetti, che interpreta anche il funambolico Niegus. La qualità vocale del cast, tra cui Renata Campanella (Hanna) e Antonio Colamorea (Danilo), permette all’operetta di esprimersi con potenza lirica e freschezza teatrale. Completano lo spettacolo il Corpo di Ballo Novecento, il Coro dell’Opera di Parma e l’Orchestra “Sinfonica delle Terre Verdiane” diretta dal M° Stefano Giaroli.
Tra tradizione, disciplina e leggerezza
Le note di regia e musicali raccontano il rispetto con cui si affronta un “mostro sacro” dell’operetta: servono cantanti eccellenti, orchestra piena, coro preparato e un lavoro di squadra intenso. Lehár stesso ricordava che l’artista d’operetta deve essere “più bravo” dell’artista d’opera, perché deve cantare, recitare e danzare. È proprio questo impegno collettivo a restituire un risultato capace di far sognare il pubblico, rendendo La Vedova Allegra uno spettacolo che continua a emozionare dopo oltre 120 anni.
