Marracash: “Qualcosa in cui credere”

Un cofanetto, tre album, un libro: Marracash racconta l’essenza della sua evoluzione artistica.

a cura della Redazione

Dopo aver conquistato gli stadi italiani con il tour Marra Stadi25 e in attesa del nuovo Marra Palazzi25, Marracash torna con un progetto che celebra la sua intera parabola artistica: “Qualcosa in cui credere”, il cofanetto disponibile dal 31 ottobre che raccoglie i tre album della sua trilogia, Persona, Noi, Loro, Gli Altri ed È finita la pace, insieme a un libro inedito pubblicato da Rizzoli Lizard.

La trilogia di un artista consapevole

Dal 2019 a oggi, Marracash ha costruito una narrazione unica: un viaggio attraverso crisi, scontro e accettazione. Persona (nove dischi di platino) segna l’introspezione e la fragilità; Noi, Loro, Gli Altri (sette platini) affronta il conflitto sociale e personale; È finita la pace (doppio platino) rappresenta la rinascita, l’uscita dal caos e la piena consapevolezza di sé. Tre tappe che, unite nel cofanetto, compongono un’opera generazionale.

Un libro per guardarsi dentro

Nel volume “Qualcosa in cui credere”, scritto con il giornalista Claudio Cabona, Marracash scava nei significati dei suoi brani e nei momenti che hanno segnato la sua carriera. È un racconto intimo fatto di idee, visioni, ferite e riflessioni, che traduce in parole il percorso emotivo e artistico dell’autore più lucido della scena rap italiana.

Dai palchi agli stadi, fino ai palazzetti

Il 2025 è l’anno dei record: dopo essere diventato il primo rapper italiano in tour negli stadi, Marracash torna nei palasport con Marra Palazzi25. Lo show, un concept live diviso in sei capitoli, ripropone il dualismo tra Fabio e Marracash attraverso un’esperienza visiva e sonora senza precedenti. Le date partiranno il 28 novembre da Eboli e proseguiranno fino al 20 dicembre a Torino, con tappe sold out a Milano e Roma.

Un’eredità che ridefinisce il rap italiano

Con 130 dischi di platino, 32 d’oro e una Targa Tenco per Noi, Loro, Gli Altri, Marracash si conferma un autore che ha elevato il rap a forma d’arte. “Qualcosa in cui credere” è la sintesi di un decennio di musica e introspezione, un testamento artistico che unisce pensiero e melodia, realismo e spiritualità, visione e fede in se stessi.

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