Momenti di paura lungo il Nilo, dove una nave da crociera ha preso fuoco nella zona di Luxor, in Egitto, mentre a bordo si trovavano circa ottanta turisti italiani. Le fiamme, divampate improvvisamente nel pomeriggio del 29 ottobre, hanno costretto passeggeri e personale a un’evacuazione d’emergenza. Tutti gli italiani sono stati messi in salvo, secondo quanto confermato dalla Farnesina.
L’incendio e i soccorsi
Secondo le autorità egiziane e fonti internazionali come Reuters, il rogo sarebbe partito da un guasto elettrico nella cucina della nave, identificata come la M/S Empress. Le fiamme si sono propagate rapidamente, ma l’equipaggio è riuscito a far scendere tutti i passeggeri prima che l’incendio raggiungesse i ponti superiori. Tre membri dell’equipaggio egiziano sono rimasti feriti, ma le loro condizioni non sarebbero gravi.
Il coordinamento con la Farnesina
La Farnesina ha attivato immediatamente l’Unità di Crisi in contatto con l’Ambasciata italiana al Cairo e il Consolato al Cairo. Tutti i cittadini italiani a bordo sono stati assistiti e trasferiti in sicurezza a Luxor, dove hanno ricevuto cure e supporto logistico. Il Ministero ha invitato i familiari a non recarsi in loco e a monitorare gli aggiornamenti tramite i canali ufficiali.
Crociera interrotta e indagini in corso
L’incendio ha completamente distrutto parte della struttura interna della nave, costringendo le autorità egiziane a interrompere la crociera e ad avviare un’indagine per accertare le cause del guasto. Secondo Il Sole 24 Ore, l’operatore turistico italiano responsabile del viaggio ha predisposto voli alternativi per il rientro anticipato dei turisti, mentre i restanti passeggeri sono stati sistemati in hotel sul posto.
Paura ma nessuna vittima
Le immagini diffuse dai media locali mostrano alte colonne di fumo e passeggeri soccorsi su imbarcazioni di supporto. Nonostante il panico iniziale, nessuna vittima è stata registrata. Le autorità egiziane hanno elogiato la rapidità dei soccorsi, che hanno impedito una tragedia in pieno corso del Nilo.
