Pirandello, il gigante innamorato della vita

Un film poetico e intenso che svela Pirandello attraverso le voci delle donne amate.

a cura della Redazione

Un ritratto intimo, vibrante e profondamente umano di Luigi Pirandello. “Pirandello, Il Gigante Innamorato”, diretto da Costanza Quatriglio, è un viaggio dentro la mente e il cuore di un genio che ha cambiato la letteratura italiana, raccontato attraverso le voci di otto donne che lo hanno amato, ispirato o sfidato. Tra finzione e verità, memoria e libertà, il film intreccia emozioni e riflessioni restituendo al pubblico non solo l’autore, ma l’uomo nascosto dietro la sua grandezza.

L’uomo dietro il genio

Con una regia delicata e intensa, Costanza Quatriglio costruisce un mosaico di sguardi e sentimenti, dando nuova vita a Pirandello attraverso chi lo ha conosciuto davvero. Donatella Finocchiaro, Manuela Ventura e Matilde Gioli interpretano donne diverse ma unite da un filo invisibile: l’amore e il dolore per un uomo geniale, spesso imprigionato dai propri pensieri. È un racconto fatto di gesti, silenzi e confessioni che svela la vulnerabilità dietro il mito. Ogni testimonianza è un frammento d’anima, una finestra su quel confine fragile tra genialità e solitudine.

Otto donne, una sola voce

La madre e la nutrice, le fidanzate e la moglie, la figlia e la musa teatrale Marta Abba: otto donne che diventano un coro potente e moderno. Attraverso i loro ricordi, il film affronta la condizione femminile tra l’Ottocento e i primi decenni del Novecento, quando la libertà era ancora un sogno e il coraggio una conquista quotidiana. Ma non è solo un ritratto di Pirandello, bensì un omaggio a tutte le donne dimenticate della storia, a quelle che hanno amato in silenzio e vissuto ai margini di un mondo maschile.

Tra teatro, memoria e libertà

“Il Gigante Innamorato” è un gioco raffinato tra teatro e vita, tra memoria e finzione. Quatriglio fonde immagini d’archivio, musica e performance dal vivo in un linguaggio poetico e contemporaneo, capace di trasformare la biografia in arte visiva. Il risultato è un racconto che vibra di autenticità, dove ogni inquadratura sembra respirare e ogni parola diventa un frammento di verità. Pirandello rivive così in un dialogo continuo tra passato e presente, tra ciò che è stato e ciò che ancora ci parla.

Un viaggio nell’Italia che cambia

Ambientato tra l’Unità d’Italia e gli anni Trenta, il documentario è anche una finestra sull’evoluzione del costume, della moda e della società italiana. Gli abiti, i volti, le atmosfere restituiscono un Paese in trasformazione, sospeso tra tradizione e modernità. Ma il cuore del film resta universale: la ricerca di sé, la lotta contro le convenzioni, l’amore come forza che salva e distrugge. “Pirandello, Il Gigante Innamorato” diventa così un affresco potente e commovente, dove il genio incontra la fragilità, e l’arte diventa il linguaggio più puro per raccontare la vita.

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