C’è aria di rinascita nella nuova era di Loewe. Alla Paris Fashion Week, la maison spagnola ha presentato la collezione Spring/Summer 2026, primo capitolo firmato da Jack McCollough e Lazaro Hernandez, che raccolgono l’eredità di Jonathan Anderson con la grazia e la forza di chi non teme il confronto. In passerella, il colore torna protagonista, la pelle respira nuova vita e il savoir-faire iberico si fonde con un’energia internazionale, contemporanea e solare. È un debutto che segna un cambio di ritmo, un’ode al movimento e alla sensualità strutturata.
Un debutto che profuma di nuova energia
Il duo creativo ha scelto di raccontare una Loewe che non rinnega il passato, ma lo trasforma. Il defilé si è aperto con abiti dalle linee pure, tagli nitidi e texture luminose, dove ogni capo sembrava catturare la luce e restituirla al pubblico. Niente minimalismo severo: qui regna la vita, l’aria calda, il respiro del Mediterraneo. Le gonne fluttuano, i top si aprono come conchiglie, le giacche si piegano e si ricompongono con gesti scultorei. È un linguaggio nuovo, pieno di dinamismo, dove la femminilità si muove con disinvoltura e l’artigianalità incontra la spontaneità.
Il colore come manifesto
Dopo anni dominati da palette neutre e rigore visivo, McCollough e Hernandez riportano il colore al centro della scena. Rossi accesi, blu oltremare, gialli solari e toni terracotta si alternano in un gioco di contrasti vividi, che rende omaggio al calore spagnolo della maison. I tessuti sembrano respirare: pelli modellate come ceramiche, cotoni leggeri, sete che si muovono come onde. Tutto vive in una luce nuova, capace di unire sensualità e controllo, tradizione e audacia. È la “Spagna tecnicolor” di Loewe, come l’ha definita la stampa internazionale, dove il sole è parte integrante della narrazione.
Un savoir-faire che si reinventa
La pelle, cuore pulsante dell’identità Loewe, torna protagonista in forme inaspettate: abiti scolpiti, corsetti rigidi, pannelli che avvolgono il corpo come armature leggere. Ogni dettaglio è calibrato con precisione artigianale, ma con una libertà poetica che evita qualsiasi rigidità. Le frange danzano, le borse si ammorbidiscono, i sandali in pelle intrecciata diventano simboli di equilibrio tra arte e indossabilità. La moda di Loewe ritrova il suo battito autentico: raffinata, colta, ma aperta al mondo reale.
Una nuova era, accolta con entusiasmo
Applausi convinti hanno accompagnato la chiusura della sfilata: il pubblico ha percepito fin dal primo istante che qualcosa stava cambiando. Loewe, pur restando fedele alla sua anima sperimentale, torna a dialogare con la vita quotidiana, con quella voglia di vestirsi di luce e libertà. McCollough e Hernandez non cancellano l’impronta di Anderson, ma la trasformano in un linguaggio più empatico e immediato. È l’inizio di una stagione promettente per la maison: un ritorno alla bellezza tangibile, vissuta, emozionale.
