Tod’s SS26: l’eleganza artigianale che parla al futuro

Tod’s SS26 celebra l’artigianato italiano: pelle reinventata, dettagli unici e lusso senza tempo.

a cura della Redazione

Il 27 settembre 2025, durante la Milano Fashion Week, Tod’s ha presentato la collezione Spring/Summer 2026 trasformando la passerella in un tributo alla manualità italiana. Matteo Tamburini, alla guida creativa della maison, ha scelto di mettere al centro il gesto delle mani, i saperi antichi che danno vita a un lusso discreto e senza tempo. L’evento non è stato solo una sfilata ma un manifesto, un racconto che celebra l’artigianato come linguaggio contemporaneo e strumento di innovazione.

L’omaggio alle mani

Prima dell’ingresso delle modelle, gli ospiti sono stati accolti da artigiani intenti a lavorare pelle e suede, cucendo e perforando con precisione quasi rituale. Una scelta che ha reso visibile il cuore del brand: la nascita del celebre Gommino e di altre icone Tod’s non come prodotto finito, ma come processo. In un mondo dominato dalla velocità e dall’automazione, questo tableau vivant ha ricordato che la vera ricchezza della moda è nel tempo, nella pazienza e nella cura che solo le mani possono donare.

La materia trasformata in linguaggio

La pelle è stata la protagonista indiscussa della collezione, reinventata con tecniche sorprendenti. Trench leggeri in cotone nascondevano inserti di cuoio, camicie poplin erano attraversate da strisce di pelle cucite come grafiche, mentre borse e giacche riprendevano le iconiche perforazioni del Gommino come pattern decorativo. Pieghe, nodi e intrecci hanno reso la materia viva e dinamica, trasformandola in superficie da esplorare più che da indossare. Ogni look raccontava un nuovo modo di percepire la tradizione, facendola vibrare di modernità.

Colori e forme essenziali

La palette cromatica ha celebrato tonalità naturali e calde – sabbia, nocciola, miele – interrotte da improvvisi lampi di zafferano che illuminavano la passerella come raggi di sole. Le forme hanno mantenuto la cifra di eleganza rilassata tipica di Tod’s: giacche boxy, capispalla oversize, borse morbide e proporzioni pacate. Ma i dettagli hanno spezzato la compostezza: tagli diagonali, proporzioni asimmetriche e piccoli inserti fuori schema hanno dato freschezza e movimento a una collezione capace di parlare al presente pur restando fedele al DNA del marchio.

Un futuro radicato nella tradizione

Con la SS26, Matteo Tamburini ha dimostrato come Tod’s sappia evolvere senza tradirsi. La tradizione artigiana resta il cuore pulsante, ma viene raccontata con un linguaggio che guarda avanti, fatto di materiali sensoriali e visioni contemporanee. La sfilata è stata la celebrazione di un lusso sobrio e raffinato, che non cede agli eccessi ma conquista per coerenza ed eleganza. Un messaggio chiaro: il futuro di Tod’s nasce dalle mani che ne custodiscono il passato.

Lascia un commento

Your email address will not be published.