Il 26 settembre 2025, negli spazi industriali di Via Piranesi 10 a Milano, Sportmax ha presentato la sua collezione Spring/Summer 2026 con una sfilata che ha catturato l’attenzione per il suo equilibrio sottile tra rigore e libertà. In passerella è andata in scena una donna che non rinuncia al controllo pur scegliendo silhouette fluide, volumi ariosi e trasparenze calibrate. L’atmosfera, intensa e meditativa, ha trasformato la presentazione in un dialogo aperto tra passato e futuro, un racconto che esprime l’essenza stessa della moda contemporanea: funzionale ma poetica, concreta e al tempo stesso visionaria.
Loose, but in control
Il cuore della collezione può essere riassunto nella formula “loose, but in control”: morbidezza senza eccessi, precisione che non diventa rigidità. Le giacche hanno linee sagomate che evocano un’eleganza decisa, ma i tessuti leggeri le rendono dinamiche, pronte a muoversi con chi le indossa. Gli abiti colonna scivolano con grazia, accompagnati da layer trasparenti che lasciano intravedere la pelle senza ostentazione. L’insieme suggerisce una femminilità consapevole, capace di dominare la scena senza bisogno di gesti plateali, con uno charme essenziale e raffinato.
Trench e asimmetrie d’apertura
Il trench è stato protagonista assoluto dell’apertura: declinato in molteplici varianti, lungo e fluido, corto e strutturato, smanicato o asimmetrico, ha dato il via a un gioco di proporzioni che ha sorpreso il pubblico. Alcuni modelli scoprivano una sola spalla, altri accentuavano le tasche o i colli per creare movimento e dinamismo. La palette cromatica iniziale, dominata da sabbia, beige e toni naturali, ha evocato la luce estiva che accarezza l’architettura urbana, mentre il ritmo della sfilata è stato scandito dall’alternarsi di cromie neutre e accenti più vivaci, creando un crescendo visivo che ha catturato lo sguardo.
Trasparenze e palette soft
La collezione ha esplorato il tema della trasparenza con delicatezza, sovrapponendo tessuti impalpabili a costruzioni sartoriali dal taglio preciso. Organze leggere e voile si sono intrecciate a completi dal piglio rilassato, bilanciando rigore e fluidità. La palette cromatica ha scelto toni chiari e polverosi, dal bianco avorio al crema, dal corda al sabbia, con tocchi di colore inattesi a interrompere la continuità e a dare vibrazione. L’effetto complessivo è quello di una femminilità sofisticata che non si nasconde, ma si esprime con eleganza naturale e disinvolta.
Atmosfera e ricezione
Dietro le quinte, il clima era essenziale e concentrato, privo di eccessi scenografici per lasciare spazio all’essenza dei capi. Il minimalismo della messa in scena ha esaltato la forza dei dettagli: le cuciture, i tagli asimmetrici, le trasparenze che diventavano architetture delicate. Critici e addetti ai lavori hanno letto nella SS26 di Sportmax un segno di maturità, un passo verso una visione più consapevole e bilanciata, dove la memoria del brand si intreccia con un futuro in costante ridefinizione. La sfilata ha confermato Sportmax come interprete di un’eleganza urbana raffinata, capace di dialogare con la realtà senza rinunciare alla sua forza immaginifica.
