Milano, settembre 2025. Gucci inaugura una nuova era estetica che non conosce mezze misure: sfrontata, provocatoria, eccessiva e allo stesso tempo profondamente sensuale. Con La Famiglia, la collezione firmata da Demna, e con The Tiger, il cortometraggio diretto da Spike Jonze e Halina Reijn, la Maison alza il sipario su un racconto in cui moda e cinema si intrecciano, diventando un unico linguaggio espressivo. È un manifesto culturale che travalica la passerella per trasformarsi in esperienza totale: il vestire come atto scenico, il glamour come narrazione, lo stile come eredità da riscrivere.
La Famiglia: un guardaroba che è anche racconto
Il 22 settembre a Milano Gucci ha presentato La Famiglia, una collezione che va oltre l’idea di abbigliamento per trasformarsi in una vera costellazione di personaggi. Ogni look non è solo un capo, ma un ritratto, un’identità, una storia che si incarna in figure eccentriche e affascinanti. L’“Incazzata” con il suo cappottino rosso anni ’60 è la ribellione fatta stile; “La Bomba” brilla di audacia felina con motivi a strisce, mentre “La Cattiva” reinterpreta la femme fatale con la sicurezza di chi sa dominare la scena. Accanto a loro, personaggi più leggeri e ironici come “Miss Aperitivo” o “L’Influencer”, vere caricature glamour del nostro tempo, si mescolano a figure archetipiche come “La Contessa”, “La Mecenate” o “La Primadonna”. In passerella si alternano borse Bamboo 1947 rivisitate, mocassini Horsebit con proporzioni nuove e il GG Monogram in total look che invade occhiali, accessori e calzature, per un’estetica in cui non esistono mezze misure: o tutto, o niente.
The Tiger: il cinema come estensione della passerella

Il 23 settembre Gucci ha sorpreso nuovamente con The Tiger, un cortometraggio che porta sul grande schermo la stessa intensità drammatica della collezione. Diretto da Spike Jonze e Halina Reijn, il film racconta la festa di compleanno di Barbara Gucci, donna potente e fragile, simbolo di un equilibrio impossibile tra responsabilità pubbliche e fragilità intime. Nel suo salotto perfetto, dove ogni gesto è studiato per impressionare e mantenere il controllo, basta un imprevisto perché la facciata si incrini e riveli tensioni, ambizioni e contraddizioni. Così come negli abiti di La Famiglia, anche qui emerge il tema centrale di Demna: il lusso non è solo estetica, ma verità emotiva, un territorio in cui glamour e vulnerabilità convivono senza paura. L’arte cinematografica diventa quindi il prolungamento naturale della passerella, un modo per trasformare i capi in strumenti narrativi capaci di vibrare di significati diversi a seconda dello sguardo.
Un cast stellare per un’estetica radicale
A rendere The Tiger ancora più iconico è il cast, un ensemble degno di un film di culto che trasporta l’universo Gucci oltre i confini della moda. Demi Moore incarna l’eleganza indomabile, Edward Norton e Ed Harris portano spessore drammatico, Elliot Page e Keke Palmer aggiungono energia contemporanea, mentre Kendall Jenner e Alex Consani rappresentano il legame diretto con l’attualità fashion. Ogni attore è scelto non solo per il suo talento, ma anche come parte integrante di un’estetica radicale che amplifica i codici della collezione. Le anteprime di Milano, al Palazzo Mezzanotte, e di New York, al Cinema Village, non sono state semplici proiezioni ma veri e propri eventi mondani, in cui il pubblico ha assistito a un’esperienza multisensoriale che univa glamour, cinema e lifestyle in un’unica cornice. Gucci dimostra così che la moda, per essere compresa, va vissuta oltre la passerella, come parte di un rituale collettivo.
Moda come spettacolo totale
Con La Famiglia e The Tiger, Gucci riafferma la sua vocazione più autentica: trasformare la moda in un laboratorio creativo che non conosce confini. Non si tratta di presentare solo una collezione o di girare un film, ma di costruire un universo narrativo coerente, fatto di personaggi, simboli e immaginari che dialogano tra loro. La passerella si dilata nello schermo, gli abiti diventano attori e le storie si intrecciano con il glamour più assoluto. Demna firma così un preludio straordinario alla sua prima sfilata ufficiale per Gucci, prevista per febbraio, lasciando intendere che il futuro del brand sarà sempre più teatrale, cinematografico e visionario. Un futuro in cui vestire non significherà solo apparire, ma vivere un’esperienza, entrare in una narrazione, diventare parte di una comunità estetica globale.
