Premiata a Venezia
Benedetta Porcaroli conferma il suo status di rivelazione del cinema italiano contemporaneo: all’82ª Mostra del Cinema di Venezia, ha conquistato il premio Miglior interpretazione femminile nella sezione Orizzonti per la sua intensa performance in “Il rapimento di Arabella”, diretto da Carolina Cavalli.
Nel film, interpreta Holly, una giovane convinta di non essere la persona che vuole essere finché non incontra Arabella, una bambina che sembra incarnare la sua versione perduta. Insieme intraprendono una fuga on the road che mescola ironia surreale e introspezione emotiva.
Durante la cerimonia, Porcaroli ha dedicato il premio ai colleghi che sono sulla Global Sumud Flotilla, “che ci ricordano che non è tutto finito e che c’è un motivo valido per alzarsi la mattina. Si chiama umanità”.
Sul fronte dello stile, l’attrice ha colpito con scelte look memorabili a Venezia, firmate Prada. La sera della premiere ha indossato un abito floreale in raso, omaggio alla collezione Autunno/Inverno 1995-96, impreziosito da ricami in cristallo e spalline off-shoulder di design giocoso; un look romantico e sofisticato, perfetto per la luce dorata del tardo pomeriggio veneziano. Al momento della chiusura del festival, ha ribadito la sua eleganza con un mini dress nero dalla silhouette moderna, un gesto che ha definito il suo stile come “di rottura” rispetto all’abito lungo tradizionale da red carpet.
Un tocco di poesia con “Zvanì”
Oltre a “Il rapimento di Arabella”, nel 2025 Porcaroli è tra le protagoniste dell’atteso film “Zvanì – Il Romanzo Famigliare di Giovanni Pascoli”, in cui interpreta Maria Pascoli, detta Mariù. La pellicola esplora la dimensione familiare e poetica del celebre scrittore italiano, confermando ancora una volta la sua versatilità e predisposizione per ruoli profondi e complessi.
In sintesi, Benedetta Porcaroli ha brillato a Venezia 2025 tanto per la sua tessitura interpretativa quanto per i suoi look consapevoli e di carattere. Con “Il rapimento di Arabella” ha dato voce a un personaggio segnato dal dolore e dalla speranza, conquistando applausi e premi, mentre “Zvanì” la proietta nel mondo evocativo della poesia pascoliana. Un’attrice in costante evoluzione, capace di unire estetica e impegno in modo autentico.
