Emanuela Fanelli: ironia e talento al Lido di Venezia

La scelta di Fanelli per Venezia non è stata casuale: secondo molti commentatori, rappresenta un cambio di rotta verso una figura più autonoma, dotata di ironia intelligente e presenza personale

di Maria Giulia Gatti

Conduttrice della Mostra del Cinema

Emanuela Fanelli è la conduttrice scelta per guidare le serate di apertura e di chiusura dell’82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, in programma dal 27 agosto al 6 settembre 2025, sotto la direzione artistica di Alberto Barbera.

Non più madrina, quindi; il titolo cambia, ma non il grande onore di presentare i partecipanti e poi i vincitori sul palco di Venezia. L’inaugurazione avverrà con l’anteprima mondiale di “La Grazia”, l’ultimo film di Paolo Sorrentino, con protagonisti Toni Servillo e Anna Ferzetti, e che sarà poi proiettato al New York Film Festival.

Prima dell’approdo al Lido

Romana, classe 1986, Fanelli si è imposta al cinema italiano grazie a ruoli memorabili, in particolare nei film “Siccità” di Paolo Virzì – che le è valso il suo primo David di Donatello come migliore attrice non protagonista nel 2023 – e “C’è ancora domani”, diretto da Paola Cortellesi, per il quale ha conquistato un secondo David, l’anno seguente, grazie alla sua interpretazione intensa e autentica nei panni di Marisa. Nel 2024 ha inoltre recitato nel sequel “Un altro ferragosto”, ancora con Virzì, mentre quest’anno è stata nel cast di “Follemente” di Paolo Genovese. 

Il suo talento emerge anche sul piccolo schermo con una comicità raffinata: si è fatta conoscere nella serie satirica “Dov’è Mario?” con Corrado Guzzanti e come co-conduttrice in “Una pezza di Lundini”, mostrando uno stile surreale e originale e conquistando un pubblico giovane e curioso, dopo essersi fatta conoscere in “La TV delle ragazze – Gli Stati Generali 1988-2018”, “Battute?” e “Stati generali”. Per non parlare della sua esilarante Luana Pericoli in “Call My Agent – Italia”, con cui ha affascinato tutti.

La scelta di Fanelli per Venezia non è stata casuale: secondo molti commentatori, rappresenta un cambio di rotta verso una figura più autonoma, dotata di ironia intelligente e presenza personale.

Insomma, Venezia 2025 si prepara a fare il suo ingresso sotto la guida di un’artista capace di unire l’introspezione al sorriso, la profondità all’ironia: un segnale di svolta per la più antica e prestigiosa manifestazione cinematografica italiana.

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