Seduzione e comunicazione seduttiva, quali i meccanismi?

Arte o capacità innata? Da sempre, uomini e donne si avvalgono della seduzione per attrarre la persona desiderata; in particolar modo, ci sono degli studi che si occupano di questi processi da un punto di vista socio-relazionale e comunicativo. Tali studi guardano ai processi di avvicinamento e hanno dimostrato come la seduzione sia un tipo particolare di avvicinamento, molto importante e ben specifico di questi processi. Possiamo dunque definire la seduzione come “una sequenza strategica ed intenzionale di mosse, il cui traguardo è quello di attrarre su vari piani, tra cui quello sessuale, un’altra persona, solitamente del sesso opposto, ma non solo”.

Si instaura pertanto una vera e propria “comunicazione seduttiva” da parte sia degli uomini che delle donne, mirata alla possibilità di avere una discendenza. Non c’entrano razza, cultura o livello sociale, si tratta piuttosto di comportamenti per lo più inconsci ed inscritti nel codice genetico, che portano a ricercare qualcuno di interessante, a cui piacere, e sufficientemente diverso da un punto di vista genetico, che sia un partner fertile.

Quando si svolge il primo incontro, le persone si scambiano vari tipi di informazioni, fondamentali per l’evolversi della storia; non vengono trasmesse solo a parole, ma anche attraverso il corpo e alcuni comportamenti. Le donne, ad esempio, ricercano in un possibile compagno la forza e lo status sociale, in quanto l’uomo dovrebbe essere in grado di occuparsi della prole, mentre gli uomini privilegiano la strategia della quantità degli accoppiamenti, per essere certi di portare avanti la specie. Viene sfruttata l’apparenza come mezzo di attrazione e persuasione per diventare “oggetto del desiderio”.

La seduzione si esprime inizialmente attraverso due canali di comunicazione preferenziali, quello non verbale (l’insieme dei messaggi che il nostro corpo invia attraverso i gesti: accavallare le gambe, annuire o ammiccare) e quello paraverbale (tono, timbro, ritmo della voce…). Secondo lo studioso di Psicologia Sociale e di Comunicazione persuasiva Cialdini, esistono sei categorie di base che possono far crescere il desiderio nell’altro per attrarlo a sé: reciprocità, coerenza-impegno, riprova sociale, autorità, simpatia e scarsità. L’efficacia di queste strategie si avvale di alcuni principi psicologici fondamentali che orientano e motivano il comportamento umano.

Vi sono poi delle correnti di pensiero che ritengono la seduzione insita in ogni essere umano come dono naturale, come magnetismo di attrazione; altre ritengono invece che la seduzione sia come un’arte da costruire ad hoc attraverso l’uso di manuali ed esercizi. Qualunque sia la risposta a questa accesa diatriba, ciò che è certo è che il nostro cervello si attiva procedendo a ridurre la serotonina per alzare i livelli di dopamina e, di conseguenza, il nostro stato di euforia.

di Sabrina Burgoni

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