HAMBURGER TRICOLORE – Icona Usa dal gusto italiano

 

Icone, anni ’50, cibo: a me è subito venuto in mente Happy Days, il locale da Arnold’s e il drive-in in cui si ordinavano e mangiavano solo hamburger e chips. Tante chips.
L’hamburger è il cibo da fast food più conosciuto in tutto il mondo, al pari della pizza, ed è diventato molto ricco: le versioni più comuni sono quella arricchite con formaggio (Cheese Burger); con bacon (Bacon Burger); con uova fritte e formaggio (Texas burger, assente in Italia, ma molto diffuso in Usa).

L’origine dell’hamburger non è chiara. La versione più accreditata lo fa risalire alla fine del 1800, quando gli emigranti europei raggiungevano l’America sulle linee navali dell’Hamburg Line. Nelle mense a loro destinate impararono a conoscere l’hamburger: delle strane polpette di carne congelata, cotte rapidamente alla griglia e distribuite tra due fette di pane. Questo nuovo cibo fu ribattezzato hamburger e assunse una valenza molto positiva perché simboleggiava l’inizio di una nuova vita nel nuovo mondo. Gli emigranti continuarono a preparare e a consumare hamburger anche una volta giunti in USA, per le stesse ragioni di economicità e di praticità: essi infatti non potevano permettersi i tagli di carne pregiati, ma solo quelli di seconda scelta che necessitano di lunghe cotture oppure che possono essere tritati, confezionati a forma di hamburger e cotti velocemente alla piastra.

L’origine dell’hamburger, dunque, è europea, ma il suo sviluppo avvenne in USA. Curiosamente anche il ketchup ha una storia simile, nato in Oriente e divenuto famoso in America. Ogni stato americano ed europeo ormai ha creato la propria versione tipica. In me quindi l’acquolina in bocca rimane italiana e così ho pensato a una rivisitazione di un grande classico con prodotti italiani di grande qualità, cucinati in modo sano e genuino. Patatine croccanti e saporite (e non stra-fritte), cetrioli sodi e gustosi (bando a quelli insipidi e acquosi che non piacciono a nessuno), pane fresco al latte e carne di primissima scelta (non per la serie “va bene tutto, purché sia un hamburger”), pomodoro e scalogno italiani…insomma un mix esplosivo.

 

HAMBURGER TRICOLORE

Ingredienti per 2 persone: (foto 1)

  • 2 hamburger di prima scelta
  • 2  panini al latte
  • 20 ca. di pomodorini datterini o ciliegini
  • 2 scalogni
  • Patate novelle (come se piovessero, perché di patate non ce n’è mai abbastanza!)
  • 4 cucchiai di aceto bianco
  • 2 cucchiai di zucchero semolato
  • Olio qb
  • Sale qb
  • Timo qb
Preparazione 

Scaldate il forno a 180°, pelate e sciacquate le patatine novelle, disponetele in un teglia capiente (così più ne fate, più renderete felici tutti i commensali), irroratele di olio, sale e timo (foto 2), infornatele e “dimenticatevele”, ci vorranno almeno una quarantina di minuti!

Nel frattempo lavate i pomodorini e tagliateli a metà, pulite gli scalogni e tagliateli a julienne. Scaldate una padella antiaderente, versate due cucchiai di aceto e uno di zucchero, aggiungete gli scalogni e lasciateli caramellare leggermente (foto 3), aggiungete quindi i pomodorini (foto 4) e cuocete fino a quando non saranno belli dorati. Durante gli ultimi minuti di cottura delle patate, togliete i pomodorini e gli scalogni dalla padella e fate cuocere nella stessa padella gli hamburger, aggiungendo un altro filo di olio (per la forma degli hamburger aiutatevi con un coppa pasta e siate coerenti alle dimensioni dei vostri panini al latte),  salateli e lasciateli cuocere secondo il vostro gusto (più o meno al sangue).

Nel frattempo mettete in forno i panini al latte tagliati a metà, per renderli caldi e fragranti.

Quando gli hamburger saranno cotti al punto giusto, prendete una delle due metà del panino, disponetevi sopra tre pomodorini e qualche fettina di scalogno, poi l’hamburger, altri tre o quattro pomodorini e altre fettine di scalogno e chiudete il tutto con un bel stuzzicadenti lungo e carino. Fatene un altro uguale e prima di presentarli al vostro compagno di leccornie disponeteli nel piatto con tantissime patatine al forno attorno e …godeteveli! (foto 5)

 

(di Lucrezia Centonze)

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